Fuji MelaPiù chiude con soddisfazione la campagna 2019-2020, che ha coinciso con il 25esimo anno di vita del Consorzio, ma guarda già alla prossima. “Rispetto alla scorsa campagna -sottolinea il presidente Gianmauro Bergamini- abbiamo riscontrato minor quantità di prodotto di qualità, ma siamo moderatamente soddisfatti, avendo compensato in buona parte con prezzi di vendita più sostenuti. Per la campagna 2020-2021 lavoreremo su due fronti: lato trade, cureremo la relazione con la nostra rete di vendita, con azioni cortesia sia verso i grossisti che verso i dettaglianti; lato consumer, continueremo a rafforzare la nostra presenza digitale, lavorando sui social, soprattutto nel mondo della cucina”.
È in via di chiusura la campagna 2019-2020, come è andata in termini di volumi e qualità?
Rispetto alla scorsa campagna abbiamo riscontrato minor quantità di prodotto di qualità, ma possiamo comunque dire di essere moderatamente soddisfatti, avendo compensato in buona parte con prezzi di vendita più sostenuti. Tra l’altro questa campagna è coincisa anche con la celebrazione per il 25esimo anno di vita del Consorzio MelaPiù di Ferrara, che associa i coltivatori dei territori di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna: resterà certamente negli annali.
Cosa ha inciso nel prodotto di minor qualità rispetto alla campagna precedente?
Abbiamo pagato l’anomalia climatica, pre e durante la raccolta 2019, caratterizzata da temperature alte e mancanza di sbalzi termici notturni. Questi fattori non hanno favorito la colorazione dei frutti, elemento basilare per una buona qualità del prodotto. La conseguenza è stata un abbassamento notevole della quantità di prodotto per il mercato fresco.
In un’annata normale, la raccolta di Fuji MelaPiù avviene in due stacchi: il primo destinato completamente al mercato; il secondo destina il prodotto per metà al mercato e per metà all’industria. La situazione anomala dello scorso anno ha determinato invece la necessità di procedere a 3 stacchi: il primo per il mercato fresco, l’ultimo completamente destinato all’industria, mentre il secondo è andato al mercato fresco per meno della metà. Questo ovviamente ha determinato meno prodotto di qualità.
Ci sono novità sullo sviluppo di partnership per l’industria di trasformazione?
Per quanto riguarda il prodotto da industria, continueremo a collaborare con Natura Nuova, nostro partner consolidato, con il quale abbiamo un ottimo rapporto da circa 10 anni. Con Natura Nuova produciamo, in co-branding, vaschette e doypack 100% polpa di frutta Fuji MelaPiù. L’obiettivo, in generale, è quello di puntare sempre più sul prodotto di prima: si lavora infatti per migliorare la qualità e sempre meno sul prodotto da industria.
Il mercato delle mele è piuttosto affollato: qual è il vostro posizionamento?
MelaPiù è l’unico consorzio, non a club, che valorizza un’unica varietà di mele, la Fuji. Questo ci conferisce un posizionamento unico e distintivo. Melapiù, con il suo gusto deciso e la sua buccia sottile, giallo-rossa, ricca di pectina, le sue dimensioni medio grandi, si presenta come una mela gourmand, capace di esprimere il suo massimo sia tale quale che come ingrediente per le ricette in cucina.
Le sue caratteristiche la rendono particolarmente apprezzata da un pubblico giovane. L’intensa attività sui social e la comunicazione, attraverso le esperienze dei food blogger e sui siti di cooking, rafforzano questo legame. Infine, come si legge anche sui packaging ideati per i 25 anni del Consorzio, la nostra mela Fuji è di qualità superiore, è sostenibile, è 100% Emilia-Romagna ed è garantita dal Consorzio.
Quali azioni promozionali verranno effettuate per la campagna di autunno, sia sui punti vendita della gdo che a livello di campagna commerciale?
Per la campagna 2020-2021 lavoreremo su due fronti: lato trade, cureremo la relazione con la nostra rete di vendita, con azioni cortesia sia verso i grossisti che verso i dettaglianti; lato consumer, continueremo a rafforzare la nostra presenza digitale, lavorando sui social, soprattutto nel mondo della cucina.
Per i 25 anni di vita del Consorzio ci saranno altre celebrazioni?
A causa del Covid-19 non abbiamo potuto organizzare l’ultimo evento che avevamo in programma, dedicato ai produttori. Cercheremo di recuperarlo, probabilmente già nel prossimo autunno.