A Trasacco, in provincia dell’Aquila, immersa in piena campagna, si trova l’Azienda Agricola Venditti Fabio, specializzata nella produzione della nota carota del Fucino, oltre ad altri prodotti come radicchio, commercializzato anche trasformato, lattughe e finocchio. Nata nel 2000, è cresciuta sempre di più, fino ad arrivare oggi ad avere una trentina di dipendenti, 40 ettari di coltivazioni, un magazzino di 500 metri quadri e 280 metri cubi di cella frigo, per ricavi intorno a 1,5 milioni. Recente un passaggio in tv, in un servizio andato in onda su La7 nel programma L’ingrediente perfetto. A Gabriella Stoilova, responsabile della produzione, chiediamo come è organizzata.
Qual è la vostra forza?
Facciamo sia mercati sia Gdo, da Crai a Despar. Preferiamo lavorare con il nostro marchio che è molto conosciuto. Produciamo carote dodici mesi all’anno: in realtà seminiamo da marzo a giugno per raccogliere da giugno a dicembre e, condizioni climatiche permettendo, si può anche prolungare. La carota precoce, raccolta tra giugno e agosto, è più dura; quella tardiva, raccolta tra agosto e dicembre, è più dolce e colorata. Riusciamo così a coprire il calendario.
Cosa distingue la carota del Fucino?
La carota del Fucino è molto pigmentata, soprattutto la tardiva, e croccante. Ha un colore arancione acceso ed è ricca di betacarotene ed è anche più dolce. Il terreno è molto fertile, argilloso e limoso: il Fucino un tempo era un lago. Si riesce poi a conservare bene, fino a due mesi, e non perde il colore. Pratichiamo l’agricoltura integrata, niente biologico.
Come riuscite a garantire l’ottimo rapporto qualità prezzo?
Perché siamo produttori con un controllo sulla filiera cortissima, a “metro zero”: il magazzino di lavorazione si trova in mezzo alla campagna, circondato dai terreni. Seminiamo, coltiviamo e raccogliamo. Veniamo apprezzati per la storia di qualità che c’è dietro. Facciamo anche prima gamma.
Quali sono alla fine i plus?
Qualità e produzione: facciamo tutto noi, dalla semina alla raccolta. Con gli anni di esperienza siamo riusciti ad avere un buon prodotto. Da giugno a novembre produciamo le carote a mazzi. Oggi la Gdo ci chiede più il confezionato; lo sfuso dipende dai mercati: quelli del Nord lo preferiscono, al Sud va il confezionato.