Più resistente ai patogeni, meno costi di produzione e amico dell’ambiente. Si chiama Atos la novità sul melone gialletto introdotta da Hm.Clause, società sementiera internazionale specializzata nelle sementi orticole, che fa parte del gruppo cooperativo francese Limagrain, leader mondiale nel settore sementiero orticolo e presente sul mercato con i brand Clause e Harris Morran. La nuova selezione è stata testata in Sicilia. “Atos è resiste a oidio e afidi” racconta Agostino Marcellino, capo area della Sicilia.
Quali sono i prodotti di punta di Hm.Clause in Sicilia?
In Sicilia i prodotti sui quali puntiamo sono il pomodoro (ciliegino, rosso a grappolo), lo zucchino, il peperone e il melone (retato e gialletto); per il retato lo scorso anno abbiamo lanciato una varietà a pasta rossa a lunga conservazione: Rubino. Inoltre, siamo specializzati anche nel finocchio e cavolfiore sia verde, bianco che romanesco.
La novità sul melone gialletto è Atos.
Atos è l’ultimo arrivato nel gialletto, segmento di cui siamo leader. Circa 35 anni fa questa tipologia era basata su tipologie locali e i prodotti non erano granché per tenuta e qualità organolettica. Atos è precoce, destinato alle produzioni siciliane e del Sud, per il pieno campo, e andrà più nel mercato tradizionale. Anni fa abbiamo introdotto la varietà Kosmos: grazie a una produzione omogenea, calibro medio, utile per l’incassettamento, ottima conservabilità e gusto, è molto adatto alle forniture per la gdo.
Quali sono i punti di forza di Atos?
Atos ha caratteristiche importanti di resistenza all’oidio e una repellenza contro l’Aphis gossypii. Gli agricoltori possono usare meno trattamenti, con risparmio di costi per un prodotto più salubre.
Come si presenta Atos a livello di gusto?
La varietà ha un grado brix elevato, dai 16 ai 18, polpa bianca e forte rugosità. Atos è tra le varietà di melone gialletto più rugose, tipica dell’areale siciliano. Una caratteristica studiata per avere maggiore tenuta al calore e migliore resistenza allo spostamento durante il trasporto: la buccia è spessa e non si ammacca o deteriora e resiste a eventuali urti della logistica. È poi facile da produrre ed è molto produttivo.
Ci sono altre varietà di melone su cui puntate?
In Sicilia puntiamo molto su Atos e Kosmos. C’è anche Porthos, simile a Kosmos ma con un calibro leggermente maggiore e un ciclo più tardivo: Porthos è disponibile da settembre e fino a dicembre grazie alla sua ottima conservazione post raccolta. Atos si trova già dai primi di luglio fino ad agosto; Kosmos invece da agosto-fine agosto.
Come avviene il test sulla varietà?
A livello agronomico, abbiamo una farm station a Vittoria, utilizzata per il pomodoro ciliegino e datterino. Per le altre specie facciamo test ogni anno sotto la nostra supervisione. Abbiamo un responsabile per le prove e ricerca e uno per lo sviluppo e prove allargate. Quando vediamo che la varietà funziona, il responsabile sviluppo allarga le prove nelle altre aziende agricole e quando siamo sicuri al 100% lanciamo il prodotto commercialmente. Oltre ai test agronomici, operiamo dei panel test sensoriali insieme a un istituto ufficiale riconosciuto a livello nazionale, con il quale collaboriamo ormai da più di 10 anni.
Quanti anni ci vogliono per testare sul campo una nuova varietà?
Impieghiamo da 3 a 5 anni per validare una selezione nel nostro territorio. La testiamo con i terreni tipici della zona di produzione e con le tecniche tipiche del territorio.
Quando Atos arriverà sul mercato?
La coltivazione iniziale di Atos è su 150-200 ettari. Potrebbe arrivare in commercio già a giugno con le prime produzioni in serra, ma il grosso sarà a luglio.
