Sede in Italia e 15 anni di esperienza nella produzione di cous cous: Bia, con le sue 53 mila tonnellate annue dispone della capacità produttiva più grande in Europa. È, inoltre, leader mondiale nella produzione di cous cous biologico. Il conto terzi rappresenta il core business dell’azienda. Il fatturato totale si divide in 75% estero e 25% Italia. Detiene con i propri marchi il 13% di quota di mercato (co-leader di mercato con circa 1,5mio/€).
Qual è la forza di Bia?
Un mix di fattori. L’azienda dispone a oggi di 3 stabilimenti produttivi e 6 linee di produzione ed è l’unica al mondo ad avere uno stabilimento produttivo dedicato esclusivamente ai prodotti gluten free. La gamma dei prodotti è inoltre molto ampia e spazia dal cous cous convenzionale a quello integrale, dai senza glutine ai biologici fino ai filiera 100% Italiana, per un totale di oltre 30 referenze, esportate in più di 40 Paesi. Qualità, servizio e innovazione, tecnologica e di prodotto sono da sempre i pilastri sui i quali Bia ha costruito negli anni il proprio successo imprenditoriale.
Bia propone anche un cous cous di legumi: come è organizzata la filiera?
Abbiamo iniziato a lavorare su nuovi prodotti a base legumi da circa tre anni. Pur essendo un’azienda monoprodotto, cerchiamo di segmentare l’offerta per recepire gli stimoli che vengono dal mercato e dalla nostra clientela, sia nazionale che internazionale. Oggi proponiamo 3 referenze di legumi: Ceci e lenticchie; Ceci, mais e riso; Integrale e lenticchie. I fornitori sono molini italiani in grado di garantirci, con continuità, materie prime biologiche italiane certificate.
Che risposte ci sono nella Gdo?
Quello del cous cous è un mercato ancora molto giovane che vale circa 13 milioni di euro. Sempre più consumatori si stanno avvicinando a questo alimento scoprendone l’alto contenuto di servizio e l’estrema facilità di preparazione. Da una collocazione strettamente etnica sugli scaffali, una quota crescente di Gdo, proprio per queste caratteristiche del prodotto, sta spostando le referenze di cous cous sullo scaffale di pasta e riso. Noi, a livello di comunicazione, cerchiamo di valorizzarlo e promuoverlo, illustrandone le caratteristiche di prodotto moderno, salubre e versatile. Sia come co-packer per la PL, che con i nostri brand, siamo presenti in gran parte della Gdo italiana ed europea.
Bia ha lanciato L’insalata che non c’era, ma è un cous cous.
Si tratta sempre di un Cous Cous di semola di grano duro, ottenuto da un processo produttivo finalizzato a ottenere dei granelli più tenaci nella struttura, caratterizzati nel gusto e quindi particolarmente indicati per piatti ricchi di condimento come le insalate. La conservazione in frigo con il condimento, anche per alcuni giorni, non ne altera la struttura, ma al contrario, ne esalta le caratteristiche.
Che vantaggi ha il cous cous?
Pur essendo un piatto con secoli di tradizione alle spalle, vanta caratteristiche intrinseche che ne fanno un alimento estremamente moderno. Ha un importante contenuto di servizio: è pronto all’uso in 5 minuti se reidratato con acqua calda o in 20 minuti se con acqua fredda. È molto versatile: si presta alla preparazione di qualunque tipo di piatto, dall’antipasto al dolce. È naturale e digeribile, grazie ai soli ingredienti di cui è composto (semola ed acqua) e reso estremamente salubre dalla cottura a vapore. Il Bia Cous Cous è, infine, un campione di sostenibilità: per prepararlo non si sprecano né acqua né energia.