Valorizzare le produzioni territoriali attraverso l’aggregazione. Francesco Nicodemo è il nuovo presidente di Arcadia, la prima Associazione di Organizzazioni di Produttori della Basilicata. Tra gli obiettivi, temi strategici come il rafforzamento della capacità di interlocuzione nelle sedi istituzionali e di governo del settore agricolo, la tutela del reddito dei produttori. Al nuovo progetto aggregativo ha subito aderito Asso Fruit Italia, guidata da Andrea Badursi.
Presidente Nicodemo, Arcadia è la prima Aop della Basilicata: che cosa può significare per il mondo ortofrutticolo regionale?
Abbiamo voluto costituire una associazione di OP per cimentarci, partendo da una piccola regione quale la Basilicata, ancor di più nel “necessario” percorso di aggregazione. Aggregazione che naturalmente dovrebbe coinvolgere tutti i produttori ortofrutticoli italiani.
Quali saranno gli obiettivi dell’associazione e quali sono le produzioni ortofrutticole che intende valorizzare?
Obiettivo principale, attraverso l’adesione di più OP, è quello di condividere con un gran numero di produttori strategie non solo di commercializzazione ma anche e soprattutto di valorizzazione delle produzioni della nostra regione e del Sud più in generale.
L’aggregazione sembra oggi la parola d’ordine per avere più competitività.
Senza aggregazione è impossibile pensare a qualsiasi strategia di crescita e posizionamento. L’aggregazione, attraverso il numero cospicuo di aziende e di prodotto coinvolto, consentirebbe certamente di far emergere dall’anonimato le produzioni di pregio dei nostri produttori dando così il giusto risalto al valore del lavoro svolto dalle aziende produttrici sempre più impegnate a garantire la qualità, la sicurezza alimentare e l’eco-sostenibilità.
Come Arcadia intende dialogare con la grande distribuzione, quali i temi sul tappeto?
L’interlocuzione con una Aop garantirebbe alla grande distribuzione l’interlocuzione diretta con i produttori, senza intermediazioni, questo, a nostro avviso, avvicinerebbe sempre di più il prodotto/produttore al consumatore finale.
Quale sarà l’approccio sull’export? Quali mercati si intendono rafforzare?
L’approccio rispetto all’export sarà quello di consolidare i rapporti esistenti, continuando certamente ad assicurare qualità e quantità. Attraverso politiche di presenza costante vorremmo non solo rafforzare i mercati esistenti ma provare ad intercettarne di nuovi che, soprattutto se piccole realtà non aggregate, difficilmente si potrebbero addirittura solo immaginare”.
