Saint-Charles punta a Paesi baltici, Canada e Emirati

Il mercato di Saint-Charles a Perpignan, crocevia logistico della movimentazione ortofrutticola del Mediterraneo, guarda a nuovi mercati.

Nel corso dell’ultimo anno è stata condotta un’indagine presso le aziende operanti all’interno della piattaforma per individuare le loro esigenze e gli obiettivi di export. I risultati hanno permesso di potere avere una panoramica dei bisogni delle singole aziende che ha permesso di disegnare una mappa dei possibili nuovi mercati verso i quali, Saint–Charles, sta puntando l’obiettivo attraverso eventi di incoming e la realizzazione di nuove partnership. I nuovi obiettivi sono i Paesi baltici, il Canada e gli Emirati.

Abbiamo chiesto a Cyril Gornes, deputy general manager di Saint Charles International, di illustrarci i progetti in fatto di export.

Come sta cambiando il ruolo di Saint-Charles nella direzione di diventare sempre più uno strumento di supporto all’export per le aziende?

«Storicamente la nostra piattaforma – ci spiega Battle – era specializzata nell’importazione di agrumi dalla Spagna. Questo accadeva fino agli anni Settanta. Gradualmente e comunque, successivamente all’ingresso della Spagna nell’unione Europa, le caratteristiche di Saint-Charles sono cambiate ed adesso è diventata una piattaforma dedicata per metà alla frutta, inclusi gli agrumi, e per l’altra metà alla verdura proveniente per lo più dai Paesi del Mediterraneo inclusa la Francia. Nel corso del 2014 il 45% degli accordi conclusi dalla piattaforma hanno riguardato attività di export fuori dai confini francesi e questo settore è in crescita anche grazie ad una strategia che si chiama Saint Charles Export che è stata adottata volontariamente a partire dal 2007 quando abbiamo deciso di affrontare trutti insieme l’avventura dell’export».

Qual è il vostro progetto di export per il 2015 per l’apertura di nuovi mercati?

«Stiamo pianificando delle missioni verso Canada, gli Emirati Arabi Uniti e gli Stati Baltici. Prevediamo iniziative sia nel corso del 2015 che del 2016. La prima della lista sarà la visita nei Paesi Baltici, mentre il secondo obiettivo sarà il Canada e infine gli Emirati. Sono Paesi del tutto nuovi per noi ma abbiamo individuato un buon potenziale per alcuni dei nostri prodotti ortofrutticoli».

Quali strumenti prevede?

«Organizziamo la partecipazione alle fiere per i nostri membri e ogni anno un gruppo di esperti in commercio e logistica che rappresentano la produzione regionale e quella importata, esplorano uno alla volta i Paesi target presentando successivamente la nostra offerta che riguarda complessivamente la movimentazione di 2,2 milioni di tonnellate di merce, compresi i servizi di trasporto e logistica. I principali acquirenti dai Paesi di interesse, sono poi invitati a farci visita a Perpignan e qui incontrano le aziende che possono rispondere alle loro esigenze in materia di commercio ortofrutticolo che noi abbiamo rilevato attraverso un’indagine precedente. Ma da poco abbiamo attivato anche un nuovo servizio».

Di che si tratta e a quale bisogno risponde?

«Di fronte alla crescente attività internazionale della piattaforma, abbiamo proposto alle nostre aziende un servizio che permette di verificare la capacità finanziaria di più di 123 milioni di aziende in tutto il mondo. Si tratta di una novità che permette di effettuare ricerche commerciali nei Paesi stranieri e di scegliere quindi le aziende meglio quotate nel settore ortofrutticolo».

Sull’Europa dell’Est avete una specifica strategia di che si tratta?

«Sin dalla costituzione di Saint-Charles, il mercato dell’Est-Europa è sempre stato considerato uno dei principali target per la piattaforma e in questo senso abbiamo realizzato moltissime missioni per incrementare le nostre vendite in questa regione negli ultimi anni. A fine 2014 abbiamo ricevbuto i principali buyer provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Polonia e dall’Olanda. Tra questi, ad esempio, i buyer di Carrefour Polonia che hanno visitato i frutteti e gli impianti di tutta la regione. I contatti che si sono sviluppati vanno nella direzione, come al solito, di avviare rapporti di lungo termine».

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