La Grande Bellezza Italiana sceglie la certificazione Vaschette Bestack

Il marchio del packaging in cartone ondulato, che garantisce qualità e sicurezza alimentare, su due prodotti di eccellenza, la Mela Rossa Cuneo Igp e la Pera Mantovana Igp

Vaschette in cartone ondulato Agrypack certificate Bestack
Vaschette Agrypack certificate Bestack

La Grande Bellezza Italiana ha scelto di adottare il packaging in cartone ondulato certificato “Vaschette Bestack, marchio volontario che garantisce qualità e sicurezza alimentare, per il confezionamento della Mela Rossa Cuneo Igp e la Pera Mantovana Igp.

Un imballaggio che dà valore alla filiera

Mela Rossa Cuneo Igp e Pera Mantovana Igp con pack certificato Bestack
Mela Rossa Cuneo Igp e Pera Mantovana Igp La Grande Bellezza Italiana

Le due eccellenze sono distribuite nelle confezioni eco-friendly fornite da Agrypack, prima azienda italiana – oltre ai soci Bestack – ad avere ottenuto la nuova certificazione Bestack. “La certificazione Vaschette Bestack ci ha permesso di imparare e capire al nostro interno chi sono i fornitori affidabili o meno. Siamo orgogliosi di essere stati i primi a ottenerla, oltre ai soci” afferma Simone Turrini, titolare e sales manager di Agrypack.

Anche in ortofrutta un supporto sbagliato rischia di mettere in discussione l’intero lavoro. Da qui l’importanza di utilizzare un packaging sostenibile, garantito e certificato -sottolinea Leonardo Odorizzi, socio fondatore e amministratore della Grande Bellezza Italiana-. Oggi, per esempio, esistono 60 varietà di mele club, senza contare la crescente presenza di produzioni estere. Per molte referenze la storia è confusa, specie nell’immaginario dei più giovani, che possono scambiare un ananas o una banana per un prodotto nazionale. Il packaging sostenibile e certificato diventa allora uno strumento di comunicazione essenziale: attraverso esso possiamo trasferire i valori della nostra filiera”.

La certificazione Bestack è disponibile per tutti coloro che vendono vaschette di cartone ondulato per ortofrutta. E che decidono volontariamente di sottoporsi a test di autocontrollo: se superano il protocollo per il rispetto dei parametri di alimentarietà definiti dalla legge, possono ottenere il marchio.

 

 

 

 

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