La blockchain sta entrando nelle filiere alimentari con il ruolo di notaio digitale che attesta la veridicità di un percorso di produzione, a tutela della salute delle persone e del buon nome dei brand e dei retailer. Bofrost, azienda che si occupa della vendita porta a porta nei prodotti surgelati, ha adottato questa tecnologia per la filiera del surgelato, a partire dai Filetti di Merluzzo Nordico e dagli Spicchi di Cuore di Carciofo.
Blockchain Bofrost, di cosa si tratta
La tecnologia della blockchain permette di seguire passo dopo passo il percorso del prodotto, dalla terra alla tavola. I passaggi vengono prima registrati e poi resi accessibili a chi voglia informarsi meglio sui prodotti, per una maggior trasparenza, attraverso un Qr code da scansire con lo smartphone, che rimanda al sito web con tutte le informazioni. Informazioni disponibili e soprattutto verificabili, veritiere, in merito all’origine e alla qualità.
Il partner tecnologico di Bofrost è EY, la soluzione si chiama OpsChain Traceability e opera sulla blockchain di Ethereum con token Erc721, ovvero non-fungibili (NFT), cioè contraddistinti da valori univoci. Si tratta in sostanza di un controllo totalmente digitale sull’intera filiera: ciascuna tappa del viaggio del prodotto viene registrata dagli operatori in modo sicuro e inalterabile.
I primi prodotti tracciati: verdure e pesce
Filetti di Merluzzo e Cuore di Carciofo, i due prodotti scelti da Bofrost per il lancio dell’iniziativa e disponibili con il Qr code dai primi di luglio rappresentano due categorie merceologiche fondamentali per l’azienda, oltre che due referenze tra le più apprezzate nella versione “al naturale”. “In un anno vendiamo circa 170 mila confezioni di merluzzo da 800 gr e oltre 250 mila confezioni di cuori di carciofo, tra formato stndard e mini”, spiega Gianluca Tesolin, Ad di Bofrost Italia.
Per una demo del servizio: https://blockchain.bofrost.it/15728/ -> inserire Codice Lotto 9123