Il 16 settembre 2022 sarà la ventottesima Giornata mondiale per la preservazione dello strato di ozono, data relativa alla firma del protocollo di Montreal del 1987. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone sul tema e sulle sue conseguenze del buco dell’ozono. In questo contesto si colloca l’operato di Dole, produttore e distributore di frutta e verdura fresca, che con le sue attività di ricerca prende la strada del cambiamento cercando di preservare la biodiversità.
Per combattere questo problema decennale è necessario attuare azioni concrete che abbattano le emissioni di CO2. A tal proposito, Dole ha avviato un progetto sfidante che ha come obiettivo ultimo quello di arrivare al 2030 con zero emissioni in tutta la filiera: azienda, farm, dipartimenti commerciali e, soprattutto, trasporti, l’obiettivo più virtuoso. Infatti, Dole si prefigge di ridurre del 30% le emissioni delle navi, progetto già in avviato con la modernizzazione della flotta che ha già segnato un calo delle emissioni di 244mila t nel 2018.
Lato coltivazioni, Dole ha sposato già da 20 anni l’agricoltura biologica riscontrando impatti positivi sia sulle comunità locali, sia sulla biodiversità e la preservazione del suolo, oltre alla riduzione dei gas serra. In questo modo l’azienda ha registrato un calo dell’8% della CO2 prodotta.