Dopo un consiglio d’amministrazione straordinario Apofruit ha deliberato importanti azioni di sostegno finanziario ai propri soci colpiti dall’alluvione. “Stiamo parlando, nello specifico, di circa un migliaio di aziende agricole per 2.700 ettari di terreno, tra l’Imolese e le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Soci che producono patate e cipolle e varietà frutticole come pesche, nettarine, albicocche, susine, mele, pere e kiwi” fa notare il presidente di Apofruit, Mirco Zanotti.
Le due misure
La prima misura è un acconto straordinario, pari al 90% del totale, di tutte le produzioni invernali. “Entro fine mese i soci interessati si troveranno già sul loro conto corrente quanto gli spetta, con un anticipo della liquidità di circa un mese e mezzo rispetto alla norma. Un impegno che si aggira complessivamente sui 5 milioni. Per tutto il 2023 gli acconti sui conferimenti per i soci colpiti dall’alluvione saranno poi nell’ordine del 90%, anziché del 60/70%”.
La seconda misura riguarda gli impianti danneggiati. “Per chi nelle province colpite dall’alluvione ha gli impianti danneggiati e nel 2024 farà nuovi impianti dotati di protezioni contro le avversità atmosferiche, proponiamo due diverse formule, per le quali la nostra cooperativa ha stanziato 1 milione di euro su ciascuna. La prima riguarda un contributo del 25% a fondo perduto sull’investimento a carico del produttore, già coperto al 50% da fondi Ocm.
La seconda opzione prevede che Apofruit garantisca interamente il 50% che dovrebbe pagare il produttore, proponendo poi allo stesso un piano di rientro spalmato su 8 anni. “Oltre alle misure prese dalla cooperativa sul piano finanziario, saranno intensificati il supporto e l’attività di consulenza ai soci attraverso il nostro personale tecnico più qualificato” aggiunge il direttore generale di Apofruit, Ernesto Fornari.