Una mega piantagione di 2 mila ettari di mandorli, nella regione di Beira Baixa, con l’obiettivo di raggiungere i 5 mila ettari. Un investimento da 5 milioni di euro. È il progetto lanciato dal gruppo portoghese-brasiliano Veracruz. Dopo l’olio e il vino, il Portogallo punta al mercato della frutta secca. E lancia la sfida alla California.
Una produzione di 4 mila tonnellate con agricoltura di precisione. Entro il 2021 un impianto di lavorazione per un investimento di 6,5 milioni di euro
Grazie agli oltre 3 milioni di alberi si produrranno 4 mila tonnellate di mandorle, varietà tradizionali mediterranee. L’agricoltura di precisione supporterà un modello sostenibile: uso di droni, immagini di acquisizione satellitare per seguire lo sviluppo e la salute delle piante, sensori nel terreno per monitorare l’uso dell’acqua e fertilizzanti.
“L’Europa rappresenta oltre il 40% dei consumi globali di mandorle e il Portogallo ha grande potenziale per diventare un riferimento importante per la coltivazione, attualmente concentrata in California – ha ricordato David Carvalho, cofondatore della società che si aspetta di esportare circa il 70% della produzione –. Nel prossimo futuro, con i partner giusti, intendiamo aumentare la nostra piantagione a 5 mila ettari”.
Entro il 2021 Veracruz installerà un impianto di sgusciatura e lavorazione di mandorle nella stessa regione, con un investimento di 6,5 milioni di euro.