Cresce l’offerta e l’apprezzamento di burger vegetali. Granarolo ha lanciato a marzo, in pieno lockdown, Unconventional Burger. E in pochi mesi è divenuto uno dei cinque prodotti di maggior successo di Spaccio Granarolo, la piattaforma di e-commerce B2C.
Un prodotto made in Italy che nasce dalla ricerca italiana
Unconventional Burger è fatto in Italia ed è nato dal lavoro di ricercatori italiani. La sua nascita si deve a Mauro Fumagalli, della Direzione Ricerca e Sviluppo del Gruppo Granarolo. Ha lavorato come chef, nel settore bakery, in pasticcerie industriali. Negli Stati Uniti si è occupato di packaging ed è stato testimone del trend consolidato e crescente del comparto burger vegetali. Da qui la volontà di una lista di ingredienti corta, 12, contro la media americana per prodotti simili di 23.
Unconventional Burger è 100% vegetale, ad alto contenuto di proteine e senza olio di palma e conservanti. Gli ingredienti comprendono proteine della soia, oli vegetali (mais, cocco), amido (patata, tapioca), fibra vegetale di agrumi, estratto di barbabietola. Consistenza, cottura, texture e colore sono studiati per rendere il più possibile il gusto della carne.
Un prodotto che imita la carne anche nel packaging. Un mercato in evoluzione che si allarga al pesce vegetale
Ci sono volute 200 gradazioni differenti per arrivare a un colore simile, ottenuto grazie a coloranti totalmente naturali: un mix di estratti di barbabietola. Si presenta anche dal packaging come prodotto che vuole conquistare i flexitarian: la confezione è skin, estremamente visibile. Una scelta innovativa per un prodotto vegetale di questo tipo e per il quale stanno arrivando i primi ordini dall’estero: Regno Unito, Svezia, Corea del Sud e Iran. I burger vegetali risultano al primo posto nella top 10 dei cibi vegetariani. Ma il mercato dei prodotti plantocentrici è in costante evoluzione e si sta allargando al pesce.