Natural Misting è l’azienda che per prima in Italia ha installato i sistemi di nebulizzazione e umidificazione per i prodotti freschi: tecnologie a bassa, alta pressione e in ultimo a ultrasuoni. E lo sta facendo in diversi punti di vendita di alcune catene retail, tra cui il Gigante, Conad, Cadoro, come racconta Alessandro Modonesi, responsabile vendite. In questo modo l’ortofrutta nei banchi frigoriferi non si disidrata e negli espositori a temperatura ambiente ne allunga la shelf-life facendone risaltare anche i colori.
Quando nasce Natural Misting?
L’azienda lavora da vent’anni nel canale gdo: ha sede a Pregnana Milanese, dove si trovano laboratorio e uffici. Dal 2008 siamo specializzati in sistemi di nebulizzazione, dapprima come distributori di sistemi classici, a bassa pressione (7-8 bar, gocce da 18-20 micron), alta pressione (che si usano anche nei dehors, 70-80 bar, 10-12 micron) e dal 2017 abbiamo cominciato a produrli noi, innalzando lo standard qualitativo con materiali made in Italy.
Perché un retailer dovrebbe applicarla in un punto di vendita? Quali reali vantaggi ci sono?
Reintegriamo l’umidità di cui il prodotto ortofrutticolo necessita e creiamo un microclima ideale. Riusciamo, in base anche alla gestione del supermercato, all’esposizione, al prodotto, a recuperare fino al 40-50% degli scarti delle insalate e prodotti a foglia sfusi, che durante la giornata tendono a deperire. La tecnologia si utilizza sia per il prodotto refrigerato sia per quello a scaffale. I costi/consumi sono limitati: queste apparecchiature consumano circa 200-300 watt fino a un massimo di 400-500 per quelle più grandi.
Seguendo la catena del freddo, la nebulizzazione viene utilizzata anche nelle celle di stoccaggio, dove all’interno viene applicata una sonda che rileva l’RH (umidità relativa) e l’apparecchiatura, il più delle volte a ultrasuoni, eroga una sorta di nebbia (dry misting) fino a raggiungere il set-point. A scaffale la metodologia più indicata per la frutta è quella a ultrasuoni. Abbassa la temperatura anche di 5-7 gradi in reparto e d’estate aiuta moltissimo!
In cosa consiste la tecnologia a ultrasuoni?
È una tecnologia diversa dalle altre, è la più innovativa. Si erogano microgocce da 1 a 3 micron. L’effetto visivo, molto attrattivo, è una sorta di nebbia. Il funzionamento avviene tramite dei trasduttori che vibrando a contatto con l’acqua erogano queste microgocce. Tramite un controllo remoto, l’operatore può gestire la diffusione della “nebbia”. Siamo distributori per l’Italia della tecnologia a ultrasuoni di Contronics, azienda olandese.
Qual è la differenza tra ultrasuoni e bassa pressione?
A differenza della tecnologia a ultrasuoni, la bassa pressione eroga la nebulizzazione per alcuni secondi e l’operatore può decidere l’intervallo di tempo (pausa) tra una erogazione e l’altra: per esempio al mattino il prodotto è molto fresco e quindi può scegliere di nebulizzare ogni dieci minuti; nel pomeriggio, magari può diminuire l’intervallo ogni 6 minuti. Entrambe le tecnologie incorporano un sistema di filtraggio meccanico e membrana a osmosi inversa. L’attenzione è erogare acqua pulita.
Quali sono i prodotti che traggono più vantaggio dalla nebulizzazione?
Tutte le verdure a foglia: sulla verdura c’è maggiore shelf-life. Per la frutta soprattutto kiwi, mele, pere, banane e piccoli frutti di stagione. In generale può essere applicata a tutti i prodotti sfusi.
Quali retailer e quanti punti di vendita l’hanno adottata?
Con il Gigante stiamo applicando il sistema a ultrasuoni su parecchi punti di vendita, al momento ne abbiamo realizzati una ventina in ortofrutta e altrettanti sono in programma quest’anno, Cadoro, Supermercati Piccolo, Conad che utilizza sistemi sia a bassa pressione sia a ultrasuoni.