Consorzio del Limone di Siracusa Igp, ottimi risultati dalla campagna digital

In 40 giorni 500 mila visualizzazioni. “Nei reparti ortofrutta non deve essere banalizzato” sottolinea la presidente Alessandra Campisi

Limone di Siracusa tutelato dal marchio Igp
Limone di Siracusa Igp

Fare conoscere le eccellenze tutelate dal marchio delle indicazioni geografiche come chiave per spingere i consumi. Il Consorzio del Limone di Siracusa Igp ha puntato su una campagna digital, che si concluderà a marzo. Secondo l’ultimo rapporto Ismea, sui 384 milioni di euro sviluppati dall’ortofrutta Dop e Igp, 36 milioni derivano dagli agrumi.

Il consumatore preferisce il prodotto confezionato e italiano

Alessandra Campisi, alla guida del Consorzio del Limone di Siracusa Igp
Alessandra Campisi, presidente del Consorzio del Limone di Siracusa Igp

“Abbiamo un’ottima visibilità sui social che attesta il grande interesse del pubblico -afferma Alessandra Campisi, presidente del Consorzio del Limone di Siracusa Igp-. La campagna digital (lanciata a dicembre, ndr) messa in atto con il supporto di Cso Italy, ha raggiunto in 40 giorni oltre 500 mila visualizzazioni e soprattutto un elevato engagement. Il limone di Siracusa Igp non deve essere banalizzato nei reparti ortofrutta ma deve avere una precisa identità, percepibile da parte dei consumatori”.

Analizzando il target nello specifico si rileva che oltre il 55% dei contatti raggiunti è di genere maschile e l’età media dei follower va dai 25 ai 44 anni.

Gli acquisti di limone fresco oggi coinvolgono il 70% delle famiglie italiane, pari a oltre 40 milioni di individui. L’acquisto medio è di 800 grammi per 8,2 volte all’anno (dati CSO/GFK). Gli italiani preferiscono il limone confezionato rispetto allo sfuso e non hanno percezione della stagionalità del prodotto ma prediligono la provenienza italiana.

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