Un webinar dedicato alle tecniche colturali e le potenzialità commerciali della ciliegia Sweet, un prodotto innovativo, sviluppato dall’Università di Bologna, che sta conquistando il retail. Lo ha organizzato recentemente la cooperativa Apofruit.
Una decina di varietà che maturano a scalare tra maggio e giugno
La ciliegia Sweet si caratterizza per frutti di grande pezzatura, molto croccanti e dolci, particolarmente adatti alle caratteristiche pedoclimatiche dell’Emilia-Romagna e delle regioni del Nord. “Un prodotto che può contare su una decina di varietà diverse -ha spiegato Ernesto Fornari direttore generale del Gruppo Apofruit-, che maturano a scalare, sovrapponendosi di poco, dagli inizi di maggio fino alla seconda metà di giugno”.
Durante il seminario è stata illustrata l’importanza di adottare speciali tecniche di protezione – soprattutto in caso di pioggia e di attacco da parte della drosofila – che comportano importanti investimenti (50/70 mila euro per ettaro), compensati però dall’alta produzione che le piante garantiscono. Ed è stata presentata la tecnica di protezione chiamata Alcarpo, composta da una calotta di nylon che diventa rete scendendo verso il piede della pianta, che difende i frutti sia dagli effetti della pioggia che dagli insetti.
Sono intervenuti il direttore commerciale di Apofruit Italia Mirco Zanelli, che ha evidenziato le potenzialità commerciali della ciliegia Sweet; il responsabile tecnico Verdea Alberto Aldini, che ne ha puntualizzato la tecnica di allevamento; il presidente di Canova Massimo Biondi, che ha parlato del biologico; il ricercatore dell’università di Modena e Reggio Emilia Stefano Lugli costitutore della ciliegia Sweet e Lino Nori presidente del Consorzio Il Biologico. Germano Fabiani della direzione commerciale Food di Coop Italia ha poi illustrato il gradimento della ciliegia nel canale della grande distribuzione.