Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 16 ottobre

Aumentano le quotazioni di pomodori e uva da tavola; in calo cachi, castagne, finocchi, lattughe, mele, susine, zucche e zucchine. Stabili i peperoni

Crescono i volumi dei cachi a scaffale
Crescono i quantitativi di cachi a scaffale

Aumentano significativamente i quantitativi delle zucche, che entrano nel pieno della produzione. Il perdurare del caldo frena la domanda di cachi e castagne. Per le mele al via la campagna delle annurca campane e delle Fuji. Volge al termine quella delle susine. Rallenta la commercializzazione dell’uva da tavola: presente prevalentemente l’uva Italia.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 16 ottobre 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 16 ottobre 2023 in PDF cliccando qui

Cachi: prezzi in calo

In diminuzione i prezzi dei cachi, il perdurare delle alte temperature non premettono un rialzo della domanda e anzi c’è un veloce deperimento del frutto che comporta un ribasso delle quotazioni. Buona disponibilità di prodotto italiano. Aumentano i quantitativi anche del caco vaniglia della Campania. Col diminuire delle temperature di questa settimana dovrebbe aumentare la domanda nei prossimi giorni.

Castagne: prezzi in leggero calo

Continua il calo dei prezzi delle castagne che vedono un aumento dei quantitativi raccolti ma la domanda stenta a decollare per via delle temperature ancora sopra la media del periodo. Aumentano soprattutto i quantitativi delle castagne di calibro piccolo, la qualità è buona.

Finocchi: prezzi in ribasso

I finocchi registrano ancora un ulteriore calo dei prezzi. Buona la disponibilità del prodotto abruzzese ma la domanda resta stabile su livelli normali trascinando le quotazioni su livelli anche inferiori rispetto a dodici mesi fa in cui c’è stata una bassissima disponibilità di prodotto a causa del maltempo.

Lattughe: prezzi in calo

Ancora un leggero calo per le lattughe che vendono un ingresso di alti quantitativi nei mercati. Produzione spinta dal clima favorevole. Domanda normale tipica del periodo. Su base tendenziale le quotazioni registrano un livello più basso. Si attende l’arrivo dell’autunno e le temperature più fredde per veder risalire le quotazioni per un rallentamento della produzione.

Mele: prezzi in leggero calo

Prende il largo la produzione delle mele italiane. Al via anche la campagna delle mele annurca campane e delle Fuji. I prezzi stanno subendo un assestamento grazie al buon ingresso di prodotto. Prezzi che stazionano su livelli superiori rispetto l’avvio di campagna scorso, che quindi continuano sullo stesso alto livello della fine produzione passata. Domanda che sta viaggiando su buon livello accompagnata da una buona qualità soprattutto del prodotto di montagna che ha visto un buon clima con molte giornate soleggiate.

Peperoni: prezzi stabili

Si ferma al momento l’aumento dei prezzi del peperone dettato da una bassa disponibilità del prodotto siciliano in particolare. Qualità non ottimale e domanda statica mantengono i prezzi su livelli inferiori allo scorso ottobre. In aumento i quantitativi del prodotto importato dalla Spagna che sta man mano sostituendo il prodotto olandese ormai alla fine della campagna.

Pomodori: prezzi in rialzo

Ritornano a salire le quotazioni dei pomodori. La domanda non è bilanciata da una buona disponibilità, soprattutto per alcune varietà come il datterino che viaggia su un livello alto dei prezzi. Nonostante ciò, però le buone temperature stanno ritardando la fine della produzione soprattutto in Sicilia, evento che lo scorso anno nello stesso periodo ha portato ad un forte aumento dei prezzi causato dal buco di produzione, cioè la fine della produzione estiva e ripresa della nuova produzione invernale.

Susine: prezzi in calo

Volge al termine ormai la campagna delle susine, con la presenza soltanto della varietà angeleno che accompagnerà il mercato nel prossimo mese. La domanda è contenuta e spostata su altri frutti. Prezzi in linea con la media del periodo.

Uva da tavola: prezzi in aumento

Aumentano i prezzi dell’uva, con la produzione che sta rallentando e si dirige verso la fine di molte varietà, come la Vittoria, ormai sparita da tutti i mercati, l’uva fragola. Presente prevalentemente l’uva Italia. Domanda che si sta stabilizzando su livelli normali, soprattutto per le varietà bianche. Più debole la richiesta per uva nera e rosata.

Zucche: prezzi in leggero calo

Aumentano significativamente i quantitativi delle zucche, entrando nel pieno della produzione in ottobre. Scendono i prezzi soprattutto per la Moscata di Provenza. Prezzi che viaggiano comunque su livelli superiori alla scorsa produzione italiana. Piena vendita nelle settimane che precedono la festività di novembre in cui aumenta in maniera importante la domanda.

Zucchine: prezzi in calo

Continua il calo delle quotazioni delle zucchine scure lunghe, il caldo non permette una qualità alta trascinando le quotazioni su livelli molto bassi, confrontati a ottobre scorso. Con l’arrivo del freddo e la partenza della produzione in serra sia la qualità che le quotazioni dovrebbe risalire.

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