Un supermercato molto particolare è nato in Australia: tra gli articoli in vendita infatti spicca un reparto ortofrutta completo dei prodotti di base per allestire un pasto equilibrato, e non sono gli unici prodotti freschi acquistabili in questo originale punto vendita pop-up di Kensington, un quartiere di Sidney, lo OzHarvest Market.
Il supermercato “di recupero” del cibo destinato ad essere buttato via
La particolarità non sta tanto nell’assortimento o nel layout, quanto nella assoluta assenza di etichette di prezzo. I prodotti, infatti, sono frutto di donazioni da parte di numerose imprese e aziende, dalle compagnie aeree all’industria di marca, dai supermercati ai negozi alimentari, e vengono proposti in vendita con la filosofia “take what you need, give if you can”.

In pratica, chi ha bisogno può servirsi liberamente, chi può pagare il cibo sceglie quanto donare, e il denaro raccolto servirà alla Onlus che lo gestisce, OzHarvest, per gestire la struttura e donare pasti ai bisognosi.
Il progetto di un supermercato “di recupero” nasce dall’attività della Onlus AzHarvest che si occupa per l’appunto di recuperare cibo destinato a essere buttato per consegnarlo alle associazioni benefiche.
Un passo avanti nella lotta allo spreco alimentare che in Australia costa 20 miliardi di dollari all’anno, con 4 milioni di tonnellate di cibo sprecato e una borsa della spesa su cinque che finisce nel cestino, ben 1.036 dollari di cibo per famiglia gettati via ogni anno.
L’assortimento è costituito da cibo ottimo per il consumo e pre data di scadenza, anche freschi e freschissimi, si va dall’ortofrutta ai piatti pronti da cuocere, pane e dolci, cibo surgelato, scatolame, bevande. Ovviamente la scelta varia molto in base alle donazioni.

Le ragioni per cui viene donato sono le più diverse, dal packaging cambiato alla data sbagliata impressa sulla confezione. Il punto vendita è aperto a tutti, e funziona come un qualsiasi supermercato a parte il fatto che occorre portarsi la sporta e che si viene invitati a fare una donazione in base alle proprie possibilità.
Il primo esempio analogo risale a febbraio del 2016 in Danimarca, quando DanChurchAid ha aperto un supermercato Wefood a Copenhagen (attualmente i negozi sono due, sempre a Copenhagen), vendendo i prodotti recuperati a prezzi dal 30 al 50% più bassi del valore di mercato.