Dopo il pollo senza antibiotici allevato a terra, Carrefour Italia ha allargato la blockchain alle arance Tarocco e ai limoni di Sicilia della linea a marchio Filiera Qualità. “Con gli agrumi – afferma Giovanni Panzeri, responsabile Mdd dell’insegna in Italia – ci misuriamo nell’applicazione della blockchain a una filiera mainstream quindi con volumi da tracciare e con un numero di produttori da gestire più elevati. Stiamo perciò anche misurando al nostro interno l’impegno in termini di tempo e persone in modo da intervenire eventualmente sulla riqualificazione delle squadre o sull’integrazione di personale per la gestione dei dati”.
Per gli agrumi i fornitori coinvolti sono 25 aziende agricole della Sicilia Orientale che operano secondo un disciplinare che prevede l’assenza di trattamenti post raccolta e una maggiore salvaguardia delle api. “La blockchain è stata accolta con grande interesse da parte dei fornitori che la vedono come uno strumento per comunicare al consumatore le modalità produttive e incrementare le rotazioni di vendita”.
Obiettivo Carrefour: estendere la blockchain a tutte le filiere entro il 2022
Entro il 2022 Carrefour Italia prevede di estendere la blockchain a tutte le filiere a marchio. I prossimi prodotti interessati saranno pomodori, uva da tavola, vongole, branzini, uova e i lattiero-caseari.
Attraverso la lettura del QR Code applicato sull’etichetta del prodotto, il cliente finale potrà visualizzare in maniera totalmente trasparente su un’interfaccia realizzata da Carrefour i dati dinamici e specifici di ogni lotto di produzione, forniti dai vari attori della filiera, come per esempio l’agrumeto di provenienza, il nome dell’azienda produttrice e la data di raccolta. La tecnologia blockchain garantisce l’immutabilità del dato registrato e garantisce lo storico delle informazioni del prodotto di filiera.Con il pollo, dopo la campagna di comunicazione, le vendite sono raddoppiate.