Dopo i lavori di restyling, riapre al pubblico lo store Artisti Del Vegetariano di Padova da dove è iniziata la storia dell’insegna, specializzata in gastronomia vegetariana e vegana. Il punto di vendita, situato al Mercato Sotto Il Salone, acquisisce la rinnovata immagine del marchio, con un design moderno color verde bosco che si fonde al pavimento originario in palladiana e alla scala a chiocciola in legno con corrimano in ottone.
Offerta e servizi
L’offerta rispecchia la tradizione dell’insegna con piatti preparati quotidianamente a seconda delle disponibilità del mercato e soprattutto della stagione, esposti all’interno di una vetrina refrigerata. In particolare, la stagionalità è tra gli asset dell’assortimento: l’offerta culinaria cambia infatti due volte l’anno. Lo store offre la possibilità di una consumazione all’interno con appoggio veloce, oltre al tipico take-away della gastronomia.
La storia di Artisti del Vegetariano
L’insegna nasce nel 1990 a Padova da un’idea di Cristina Biollo che gestiva un banco di frutta e verdura insieme al marito, nel centro storico della città, puntando su prodotti selezionati provenienti da piccole aziende agricole della zona. L’imprenditrice scelse di diversificare la sua attività e per questo motivo nel 2008 diede vita a un negozio-laboratorio crudista all’interno del mercato con un’offerta di verdure fresche già tagliate, pronte per essere cucinate e utilizzate per minestre e contorni vegetariani. Da qui l’intuizione di attivare una vera e propria insegna da sviluppare anche al di fuori della città di Padova. Il format prevedeva uno spazio dove mangiare e acquistare prodotti, una gastronomia vegetale che utilizzava non solo articoli ortofrutticoli ma anche gli scarti delle verdure con l’obiettivo di ridurre gli sprechi da cibo. Recentemente, è cambiato l’assetto societario grazie all’acquisizione di una quota di maggioranza da parte di Fedegroup, azienda specializzata nei servizi di ristorazione in outsourcing. E la rete si sta rinnovando proponendo un’immagine moderna.
