Dall’iconico kimchi al fungo King Oyster. AT Korea, l’agenzia governativa sudcoreana creata dal ministero dell’Agricoltura per la promozione dei prodotti agroalimentari, ha scelto lo chef Daniel Canzian per proporre nuove ricette sulle tavole degli italiani utilizzando gli ingredienti della cucina del Paese del Sud-Est asiatico.
Piatti umami e salutistici basati sulle fermentazioni

Da anni è in corso in Italia e a livello globale uno spostamento nel gusto dei consumatori verso sapori più orientali. E la Corea del Sud punta a far conoscere la sua cucina umami e salutistica, basata sulle fermentazioni, uno dei trend mondiali (basti ricordare il danese Noma, più volte decretato come miglior ristorante al mondo secondo la classifica The World’s 50 Best Restaurants, diventato modello per tanti chef stellati).
Tra i tanti superfood, disponibili in Italia nei negozi di prodotti coreani, spicca il fungo King Oyster (Saesongyi Mushroom) il cui contenuto proteico è simile a quello della carne (solo il 2,5-4% in meno di proteine): è ricco di vitamina C e vitamina B6, che non si trova in altri funghi. C’è poi lo yuja, un frutto ibrido tra il mandarino e il papeda (un agrume proveniente dall’India) e il famoso kimchi, un contorno fermentato a base di cavolo cinese, condito con aglio, cipollotti e peperoncino macinato.
“Gli alimenti coreani, fin dalla loro tradizione millenaria, forniscono equilibrio nutrizionale -commenta HA Jung-a, Direttrice di AT Korea Parigi-. Si tratta per lo più di cibi fermentati che garantiscono proprietà organolettiche fondamentali per il benessere dell’organismo. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere gli ingredienti coreani che possono esaltare la cucina italiana, che tra l’altro in Corea è molto amata”. “Io non ho fatto altro che adattare questi meravigliosi prodotti coreani a ricette tipiche locali così da rendere facile ai palati la comprensione dell’alta qualità che questi esprimono” commenta lo chef Daniel Canzian.