La Commissione europea annuncia l’introduzione di misure a sostegno dei settori delle pesche e nettarine, di cui l’Italia è grande produttrice, in particolare con l’aumento dei volumi di frutta che potranno essere ritirati dal mercato. Secondo fonti, l’impegno di Bruxelles per stabilizzare i prezzi è di circa 20-30 milioni di euro.
Il settore era già sotto pressione a causa dell’anomalo andamento stagionale che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione, ma a peggiorare la situazione è stato l’embargo della Russia, che ha accelerato la necessità di agire. Soddisfazione viene espressa dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Le misure, che la Commissione Ue adotterà formalmente nelle prossime settimane con effetto retroattivo all’11 agosto, riguardano un aumento dal 5% al 10% dei volumi di produzione delle Organizzazioni dei produttori, che potranno essere ritirate dal mercato. Ma le misure saranno rese disponibili anche ai non membri delle Organizzazioni (pagate al 50% del prezzo di ritiro delle Organizzazioni). In tal modo il sostegno sarà garantito anche ai singoli agricoltori.
Inoltre, si prevedono fondi extra per la promozione, attraverso precise azioni mirate nei programmi operativi.
«Dato il recente crollo dei prezzi delle pesche e nettarine, si rende necessaria un’azione urgente per sostenere il mercato – afferma il commissario europeo Dacian Ciolos –. Ero stato molto chiaro sul fatto che non avrei esitato a usare la nuova Pac per provvedere a un’assistenza tempestiva, proporzionata e orientata al mercato. Questa prima misura è un segnale dell’intento».
Intanto il ministro Martina «attende di conoscere nel dettaglio le misure, soprattutto riguardo la possibilità di contare su risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste dai Programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori».
«Questo risultato – sottolinea il responsabile italiano dell’Agricoltura – è il frutto di un’azione coordinata tra i ministri di Italia, Francia, Spagna e Grecia, con i quali ho condiviso ogni iniziativa volta a evidenziare l’esigenza di un intervento comune per affrontare un problema di portata europea, del lavoro costante della Commissione Agricoltura (Comagri) al Parlamento europeo e dell’impegno di tanti parlamentari italiani».
Paolo De Castro, europarlamentare Pd e coordinatore S&D della Comagri, definisce le misure «importanti anche se tardive». (ANSA)