“Marzo è cominciato con segnali incoraggianti per l’ortofrutta veneta, in particolare mele e kiwi, mentre per patate radicchi e altri ortaggi il mercato stenta a decollare”. L’analisi è di Stefano Pezzo, presidente di Fruitimprese Veneto.
Mele, offerta scarsa
Si registra una forte mancanza di prodotto dovuta alla gelata della primavera scorsa. La varietà Gala è finita ovunque , rimane in Veneto un po’ di Red delicious. Poi c’è Golden e Granny Smith ancora e poche altre varietà. La maggior parte della produzione è stata venduta in Europa, poco oltremare. Prezzi di mercato adeguati alla situazione, si fatica a compensare la mancanza di produzione.
Pere, mercato in difficoltà per Abate
Situazione nella norma per William e Kaiser, mercato molto pesante invece per Abate, un po’ per l’abbondanza di produzione, nonostante la buona qualità, e per problemi legati alla conservazione dei frutti.
Kiwi, offerta inferiore alla media
A causa della gelata del 2017 il quantitativo è molto inferiore rispetto ad una stagione normale. Questo ha fatto lievitare i prezzi e le aspettative in campagna. Siamo partiti con prezzi alti, il destoccaggio è stato più lento degli altri anni ma comunque in linea con i volumi ridotti iniziali. Purtroppo si è riscontrato una forte mancanza dei calibri medio grandi ed un eccesso di quelli piccoli, pertanto mentre i primi si vendono molto bene, i secondi faticano un po’ di più.
Patate, andamento non brillante
ll mercato patate è in una situazione stagnante, con prezzi molto bassi conseguenti ad una raccolta europea tra le più alte della storia.
Radicchio, buona qualità
Lo scorso anno i prezzi elevati hanno portato a produzioni eccessive, inoltre il mancato inverno ha quasi raddoppiato le rese in campagna. Troppa offerta, poca domanda, prezzi eccessivamente bassi, unico punto positivo: la qualità. La nevicata di marzo potrebbe portare ad un ritardo nelle produzioni primaverili e problemi sulla qualità.
Ortaggi, produzione eccessiva e prezzi bassi
in queste ultime settimane a parte alcuni prodotti come cavolfiori, cavolo romanesco, cavoli rapa, fagiolini, per gli altri ortaggi a foglia ( pomodori, zucchine e carciofi) l’offerta risulta essere sempre superiore alla domanda con prezzi schiacciati al ribasso. Dopo due mesi fiacchi, marzo è iniziato decisamente meglio.
Cipolle e aglio, mercato in ripresa
Dopo un inizio 2018 caratterizzato da una diffusa debolezza nei consumi, in febbraio le vendite sono ripartite e il trend continua anche a marzo. L’aglio, le cipolle e lo scalogno locali, veneti e del nord Italia, non hanno avuto grandi sussulti a livello di quotazioni, dato che i raccolti della scorsa estate erano già stati stoccati ed oggi sono venduti alla Gdo nazionale ed estera con continuità e costanza fino all’avvento della nuova stagione (prevista tra luglio e agosto).