È stato definito la “carne” vegana: cotto, infatti, ricorda il sapore del maiale. Ma per il camaleontico jackfruit, un superfood che negli Usa spopola, c’è una nuova veste: sostituire il cacao.
Jackfruit, il superfood esotico che può cambiare la colazione
Il jackfruit (Artocarpus heterophyllus) è un frutto esotico verde-giallo originario dell’India, appartenente alla famiglia delle Moraceae. È il più grande al mondo, visto che può raggiungere pesi considerevoli, fino a mezzo quintale. L’aspetto è di un grosso melone spinoso. Il sapore dei bulbi carnosi è piuttosto indefinito: ricorda l’ananas e il mango, la banana, con richiami vanigliati. Se cotti, invece, sono equiparabili alla carne, maiale, ma anche pollo. Dal punto di vista nutrizionale, contiene vitamine come la B6 e la C, fibre e sali minerali come potassio e magnesio.
Secondo una ricerca effettuata in Brasile, i suoi semi tostati possono sostituire il cacao fino al 75%, quando utilizzato con il latte, cambiandone poco il gusto. Insomma potrebbe essere utilizzato per la classica spolverata sul cappuccino. Non ci sarebbero problematiche per questo uso, anche se andrebbe approfondite con evidenze scientifiche.
Secondo i dati della International Cocoa Organization, il sistema di produzione mondiale del cacao sta raggiungendo il limite, avendo raggiunto la quota di 4,6 milioni di tonnellate, e non riesce a stare dietro alla domanda mondiale. Così, si cercano strade alternative.
Per il caffè una è già stata trovata. Oggi un uso diffuso è quello di prepararlo con la radice di cicoria. Contiene, infatti, l’acido cicorico, un derivato della caffeina, che dona l’inconfondibile gusto amarognolo. Sarebbe in grado di contrastare la perdita di memoria correlata all’Alzheimer, secondo uno studio sui topi pubblicato da The FASEB Journal.