L’inverno non finisce e il maltempo presenta all’ortofrutta un conto da oltre 680 milioni di euro di danni. Lo segnala l’Alleanza Cooperative Agroalimentare: “Avevamo anticipato agli inizi di febbraio l’avanzata di un pericoloso spettro nelle campagne italiane, il Dzud. Vale a dire freddo, gelate, neve alternate a pioggia che arrivano dopo un autunno poco piovoso e temperature primaverili. Un terremoto metereologico che mette a rischio il 40% della frutta primaverile come ciliegie e mandorle e ha già danneggiato oltre il 45% della produzione orticola (verza, cavoli, broccoli, carciofi, finocchi) da Nord a Sud”.
Pasqua rischia di essere senza fragole e senza asparago
Ciò che si era salvato dalle prime ondate di gelo del Burian, come riferisce sempre l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentare, è stato definitivamente rovinato dalle abbondanti piogge e dalla nuova ondata di freddo che sta flagellando ora anche gli oliveti.
A causa del maltempo continuo c’è quindi apprensione per pescheti e vigneti che continuano a essere stressati oltremodo dopo un’estate torrida e gli ultimi due mesi di gelo e neve. “Apprensione per la coda di questa perturbazione anomala che durerà ancora alcuni giorni con una Pasqua che rischia di essere senza fragole e senza asparago”.