Cresce la richiesta di peperone made in Italy.E riscuote sempre più interesse Angello, il primo peperone dolce, snack e senza semi, lanciato sul mercato italiano con il marchio Solarelli. Un’eccellenza valorizzata anche dal progetto europeo Fruvenh dell’Aop Gruppo Vi.Va , giunto al suo secondo anno.
In Italia registrate 1700 varietà di peperone: più ricco di vitamina C di arance e kiwi
Il Gruppo Apofruit è tra gli esclusivisti per la sua commercializzazione. Lo produce in Sicilia con i propri soci e intende accrescerne le superfici nei prossimi anni. “Nel primo anno di campagna Angello Solarelli ha visto un’ottima risposta dei consumatori: piace perché è piccolo, dolce e senza semi” ha ricordato Gianluca Casadio, responsabile marketing di Apofruit.
Sono 1700 le varietà di peperoni registrate in Italia e ogni anno se ne aggiungono almeno altre 30 che vanno a sostituire quelle non più apprezzate. Almeno 15 le specie autoctone, tra cui i peperoni di Senise Igp, eccellenza lucana che viene utilizzata per ottenere il tradizionale peperone crusco attraverso l’essicazione; il Peperone di Carmagnola Igp, famoso per la forma allungata, e il Peperone di Potencorvo Dop . La produzione italiana è in progressiva crescita e complessivamente raggiunge circa 10 mila tonnellate annue.
In Europa il peperone è uno degli ortaggi più apprezzati: si colloca nei consumi subito dopo i pomodori e cipolle e mediamente arriva a toccare i 2 kg annui complessivi pro capite di consumo (fonte cbi.eu). Oltre all’Italia, i Paesi produttori principali sono Belgio, Spagna, Polonia e Olanda.
Dal punto di vista nutrizionale è il prodotto ortofrutticolo più ricco di vitamina C, dunque il suo consumo è perfetto nella stagione estiva. Per 100 grammi di prodotto fresco contiene 166 mg di vitamina C, secondo la tabella nutrizionale del Crea: circa il triplo dell’arancia e il doppio del kiwi.