Stop alle aflatossine nei fichi secchi con le selezionatrici

La case history di Kral Incir, uno dei principali esportatori di fichi secchi della Turchia, primo produttore mondiale: la micotossina nei fichi secchi produce acido cogico, che può essere rilevato dai sensori della macchina

Selezionatrice Tomra utilizzata per i fichi secchi
Selezionatrice Tomra per fichi secchi

Recenti casi di cronaca hanno ribadito l’importanza della sicurezza alimentare da contaminazione di patogeni, dalla listeria al botulino. Un ruolo importante possono averlo le selezionatrici, come dimostra il caso di Kral Incir, uno dei principali esportatori di fichi secchi della Turchia. L’azienda ha scelto le macchine Tomra in grado di rilevare le aflatossine alimentari, ritenute genotossiche e cancerogene dall’Efsa.

Le Tomra consentono anche di individuare materiali estranei come vetro, metallo e pietra

Selezionatrice Tomra in azione
Macchina Tomra in azione

Con una quota di mercato media del 54%, seguita dall’’Iran con il 19%, la Turchia è al primo posto nella produzione mondiale di fichi secchi, circa 120 mila tonnellate all’anno in media.

Uno dei più importanti esportatori è l’azienda Kral Incir, fondata nel 1977. Nel suo stabilimento di Nazilli Aydın, nella regione egea della Turchia occidentale, lavora in media 6 mila tonnellate di fichi all’anno. Oggi esporta l’80% della sua produzione nei Paesi europei con il marchio King.

“Sfruttiamo i vantaggi naturali investendo nell’automazione e nelle macchine di selezione a sensori. Le selezionatrici Tomra ci hanno permesso di eliminare problemi come difetti del prodotto, materiali estranei e aflatossine -spiega il coordinatore generale di Kral Incir, Alper Aksüt-. I funghi che causano l’aflatossina nei fichi secchi producono acido cogico. Fortunatamente, questo irradia un colore verde-blu in un ambiente buio sotto la luce ultravioletta, il che significa che può essere visto in condizioni di camera oscura dai sensori della selezionatrice Tomra. Inoltre, le selezionatrici Tomra ci consentono anche di individuare materiali estranei come vetro, metallo e pietra”.

 

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