“C’è un incongruenza nel settore ortofrutticolo italiano ed è che ci sono dei prodotti di eccellenza ma inspiegabilmente non riescono a trovare una giusta collocazione sul mercato, prezzi soddisfacenti per i produttori. Tutto ciò, nonostante all’estero il made in Italy sia molto richiesto. E’ questo potenziale tutto da sviluppare che ci ha spinti a lavorare alla start-up di Fruit&Veg System, per creare un sistema, intorno agli attori del polo logistico veronese che rappresenti una spinta sulle filiere di eccellenza italiane”.
La strategia. Così Maurizio Rosellini, Ceo di Agrifood Consulting nonché ideatore di Fruit&Veg System che ieri ha inaugurato a Veronafiere, ha spiegato le ragioni che stanno alla base dell’operazione scaligera finalizzata all’internazionalizzazione e all’innovazione de settore ortofrutticolo.
L’occasione è stato l’incontro F&V2 Wine che si è tenuto nel pomeriggio e che ha messo allo stesso tavolo gli operatori del mondo ortofrutticolo e quelli del settore vitivinicolo che a Verona hanno trovato la chiave di volta nel trade globale grazie a Vinitaly che quest’anno ha festeggiato la cinquantesima edizione.
Il marketing. “Il miracolo economico sul comparto del vino si è sviluppato in venti anni – ha spiegato Tommasi dell’omonima cantina veronese – e dimostra che il marketing è una delle chiavi di volta per la creazione di valore aggiunto sui prodotti. Vent’anni fa ci siamo accorti che avevamo un potenziale sul vino che doveva essere sfruttato nella sua quasi totalità e ci siamo rimboccati le maniche. Lo stesso lavoro va fatto anche con il comparto F&V con la speranza che però ci si metta un po’ di meno di venti anni”.
In confronto al settore vitivinicolo, le potenzialità dell’ortofrutta sono maggiori se si considera, ad esempio, che il comparto F&V ha giro di business che vale il triplo di quello del vino oppure che impiega il quadruplo degli addetti.
Il caso “Marchiato fresco”. “Il marketing – ha precisato Donato Fanelli, responsabile commerciale di Vivafrutta, azienda pugliese che ha sviluppato il brand “Marchiato Fresco” con cui promuove le eccellenze locali – ha rappresentato una delle chiavi di volta che ci hanno permesso di fare il salto di qualità per il rilancio di alcuni prodotti locali come la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti. Nel giro di tre anni siamo riusciti a trasformare quella che era una coltura residuale che occupava una superficie di appena 7 ettari, in una vera e propria filiera che oggi si estende su 82 ettari tutti dedicati alle cipolle rosse. Il lavoro di brandizzazione con “Marchiato fresco” ci ha permesso di creare valore aggiunto su un prodotto che non era praticamente conosciuto. Una leva che ha fatto triplicare i prezzi da 55 centesimi al chilo ai circa1,60-1,80 euro”.
F&V2 Wine, l’esempio del successo sul vino guida la riscossa F&V La strategia pro dell’azienda pugliese abbina anche l’ortaggio a dei personaggi famosi ai quali lo chef Tino Vettorello, testimonial della cipolla rossa di Acquaviva, ha dedicato e dedicherà delle ricette esclusive. L’ultima quella dedicata al musicista dei Pooh, Red Canzian ma sono già in programma per quest’estate nuove ricette esclusive, naturalmente a base di cipolla, che saranno dedicate a Renzo Arbore che fanno da contraltare alle ricette già realizzate per George Clooney (rombo alla Clooney) o per Vasco Rossi (Orata spericolata).