In attesa di scoprire i dati aggiornati al Tropical Fruit Congress di Macfrut 2018, riproponiamo l’articolo uscito su Freshpoint fall edition del 2017 dedicato proprio ai consumi di questi frutti che vengono da lontano.
di Jessika Pini
La frutta esotica è una delle maggiori tendenze di consumo degli ultimi anni. I dati Nielsen del mercato Italia a maggio 2017 evidenziano consumi annui pari a 87,1 milioni di euro (+34%). A crescere percentualmente di più sono la papaya (+88,4%) che raggiunge consumi pari a 9,3 milioni di euro, seguita dal mango (+44,3%, 22,4 milioni di euro) e dall’avocado (+41,1%, 23,3 milioni di euro); cresce anche il cocco (+5,8%) attestandosi a 4,9 milioni di euro.
Il frutto con la maggiore crescita è la papaya, che vale però solo 9,3 milioni di euro, rispetto ai 22,4 milioni del mango e i 23,3 milioni dell’avocado
Insieme alla frutta secca e al biologico, la frutta esotica costituisce anche uno dei segmenti più incrementati nel reparto ortofrutta nella distribuzione moderna: a maggio 2017 l’aggregato nei super, iper, libero servizio e discount in Italia vale 73,4 milioni di euro (+33,2% su base annua, rispetto allo stesso mese del 2016) e 14.195 tonnellate (+25,6%).
L’ampliamento assortimentale della frutta esotica all’interno del reparto ortofrutta è accompagnato da una segmentazione dell’offerta con qualche diversificazione varietale e l’inserimento delle referenze premium price e bio.
La frutta esotica e la gdo, cosa fa Auchan
L’interesse dei consumatori verso la frutta esotica ha portato alcune insegne della gdo ad ampliare lo spazio dedicato e l’approfondimento assortimentale nel reparto ortofrutta. Auchan Retail Italia, dopo il notevole incremento della gamma, realizzato negli scorsi mesi, sta sviluppando un progetto a marca del distributore, con un packaging che la identifichi chiaramente, una comunicazione studiata e un ampio assortimento di referenze.
“Gli spazi dedicati hanno un layout ben definito, di solito nel centro del reparto – afferma Davide Marcomin direttore freschissimi Auchan Retail Italia -. Alla frutta esotica abbiamo aggregato ananas e banane e il segmento biologico per alcune referenze esotiche, come avocado e mango, e per le banane. La comunicazione che stiamo sviluppando in parallelo al prodotto ha l’obiettivo di aumentare le informazioni a disposizione del consumatore, dando visibilità ai sapori, alle modalità di consumo e alle specifiche particolarità del prodotto.”
Il prodotto via aerea viene riconosciuto come premium
“Di fronte a una risposta positiva da parte dei consumatori, la gdo si è mostrata aperta anche ad affiancare a un prodotto via mare un prodotto via aerea -commenta Cristina Bambini, responsabile marketing Dole Italia-. Quest’ultimo, caratterizzato da una battuta di cassa senz’altro più elevata è però in grado di fornire la massima esperienza di gusto, in quanto trattasi di un frutto “ready to eat” che arriva al punto vendita finale praticamente appena raccolto e al suo giusto grado di maturazione”.
Ad avocado e mango Dole ha dedicato uno dei quaderni My Energy, realizzati in collaborazione con gli esperti del Dole Nutrition Institute: due collane, Speciale Prodotti e Speciale 4 Stagioni, consultabili e scaricabili sul blog Dole.
Secondo Spreafico, azienda che commercializza oltre 60 referenze di frutta esotica provenienti da più di 20 paesi nel mondo, una delle principali ragioni che spingono i consumatori italiani ad acquistare questa frutta è la voglia di ritrovare, dopo un viaggio nei luoghi di provenienza, gli stessi sapori sulla propria tavola.
Cosa ne pensano gli italiani della frutta esotica
In collaborazione con Toluna abbiamo chiesto agli italiani
Il progetto Èsquisita di Spreafico
Per informare e assistere lo shopper nel processo di acquisto, ma anche per coinvolgerlo e farlo divertire, Spreafico ha realizzato il primo progetto di category management dedicato alla frutta esotica, accompagnato dalla creazione del nuovo brand Èsquisita che offre al consumatore quelle garanzie di sicurezza alimentare di cui è alla ricerca.
“Abbiamo iniziato a lavorare al progetto Èsquisita nel 2016 -afferma Luca Dal Toso, marketing e trade marketing manager di Spreafico- dopo aver avuto la sensazione che la frutta esotica potesse essere maggiormente valorizzata all’interno dei punti di vendita della distribuzione moderna, dove spesso la troviamo esposta in maniera disordinata e senza alcuna informazione che possa aiutare i consumatori nel processo di acquisto”.
Questo ha spinto l’azienda inizialmente a effettuare delle approfondite ricerche di mercato sul consumatore finale per poi procedere alla creazione di Èsquisita accompagnandola con un progetto di category. “Ci eravamo anche accorti -prosegue Dal Toso- che il concetto di frutta esotica non era affatto univoco e spesso veniva usato indistintamente a quello di frutta tropicale. Per tale motivo, con la necessità di poter innanzitutto quantificare questo mercato, abbiamo provato a definire la frutta esotica come l’insieme dei frutti tropicali o subtropicali appartenenti a culture alimentari lontane e differenti, i cui volumi di consumo nel mercato di riferimento hanno un grande potenziale di sviluppo (escludendo quindi le banane e ananas i cui consumi sono ormai normalizzati).”
Ciascuna isola Èsquisita di Spreafico è caratterizzata da un colore giallo acceso, raggruppa 14 referenze, ha una lunghezza lineare di 2,40 metri e contiene fino a 18 colli. All’interno dell’espositore il nuovo brand è declinato per ciascun frutto con etichetta personalizzata da un codice colore che richiama la tonalità della polpa, accompagnata da un payoff che dà indicazioni sulle caratteristiche e da una cartellonistica che informa su come si taglia, come riconoscerne il giusto grado di maturazione, contenuto calorico, modalità di conservazione e ricette.
Le isole sono state inserite in fase di test in 12 punti vendita Coop a partire dalla fine di ottobre 2016 e nel giro di 6-7 mesi il sell out è triplicato a valore e raddoppiato a volume. L’azienda ha quindi esteso il progetto in alcune altre decine di punti vendita e ha introdotto anche isole di 1,20 m lineari con 9 referenze per i punti vendita più piccoli come i supermercati. Sono anche in preparazione degli stand alone per le superette che desiderassero avere da 1 a 4 frutti esotici. Il progetto di category è supportato da attività di promozione in store e dalla creazione di un sito web dedicato (www.esquisita.it), dalla pagina Facebook e dal servizio ChatBot di Facebook Messenger, dove è possibile comunicare con Èsquisita 7 giorni su 7 per scoprire come si taglia la frutta esotica, da dove proviene, quali sono i suoi valori nutrizionali e molte altre curiosità. Il Chatbot è accessibile dalla pagina Facebook di Èsquisita, dal sito web www.esquisita.it o direttamente dal punto vendita inquadrando con lo smartphone il Messenger Code presente sulla cartellonistica popup di colore blu.
La qualità extra della frutta esotica di F.lli Orsero
L’esigenza di far ritrovare allo shopper della grande distribuzione tutto il gusto vero dei prodotti assaggiati nei paesi tropicali e la ricerca di maggiori informazioni sono due priorità anche per F.lli Orsero che la scorsa primavera ha presentato la nuova linea Maturi al Punto Giusto. Avocado, mango e papaya, di qualità extra premium, prodotti nelle migliori zone di origine e trasportati con cura fino alla tavola dei consumatori, per garantire il gusto unico della frutta appena raccolta e pronta da gustare all’apice della sua maturazione e freschezza.
La linea F.lli Orsero è ben identificabile da un packaging trasparente e funzionale, valorizzato da tanti consigli per consumare al meglio i frutti: informazioni nutrizionali, suggerimenti di utilizzo e un QR code che porta a un video tutorial che spiega in modo semplice e immediato come tagliare e gustare il frutto.
“Prevediamo che l’incremento dei consumi di frutta esotica prosegua: nei primi mesi del 2017 dell’anno abbiamo infatti registrato, sulle principali referenze, un aumento a volume di oltre il 30% rispetto alla passata stagione -commenta Raffaella Orsero, vice presidente a Ad di Orsero spa-. Il prodotto più richiesto è l’avocado, di cui nel 2016 abbiamo commercializzato in Italia 1.700 tonnellate e per il quale abbiamo inoltre il plus di produrlo anche direttamente, nelle piantagioni di proprietà del Gruppo situate in Messico”. Al secondo posto del rank Orsero si posiziona il cocco, con più 1.250 tonnellate distribuite in Italia nel 2016. Buona anche la performance del mango maturo trasportato via aerea.
In Messico F.lli Orsero coltiva la varietà Hass di avocado: “Selezioniamo un prodotto di qualità extra molto apprezzato sul mercato europeo e internazionale -prosegue Orsero- Riconoscibile per la buccia scura e la forma tondeggiante, si caratterizza per il gusto morbido e delicato. Trasportato con cura fino ai nostri magazzini italiani ed europei, viene da noi maturato in strutture dedicate”.