Una filiera italiana per limoni, arance e pompelmi a marchio Dole

La novità dalla prossima campagna per avere un’offerta continua tutto l’anno

Dole Italia valorizza gli agrumi
Dole non è solo frutta esotica

Nell’ottica di assicurare un’offerta agrumicola continua 12 mesi all’anno e di ampliamento della gamma, Dole Italia, a partire dalla prossima campagna nazionale, introdurrà una filiera italiana per limoni, arance e pompelmi a proprio marchio, colmando in questo modo la lacuna stagionale da ottobre a febbraio.

“Nel corso dell’ultimo anno, le performance nel settore sono state per noi molto positive -afferma Daniele D’Antrassi, product manager Citrus di Dole Italia-. Il nostro obiettivo nel mercato degli agrumi è di ampliare le filiere di prodotto a marchio Dole, garantendo a tutti i nostri clienti elevato servizio e qualità premium, indipendentemente dall’origine del prodotto. Ciò è possibile grazie a rigorosi controlli uniformi in tutto il mondo e lungo tutta la supply chain”.

Proposta sempre più ampia e prodotti sempre più sostenibili

Daniele D'Antrassi, product manager agrumi di Dole Italia
Daniele D’Antrassi, product manager Citrus di Dole Italia

Dole Italia importa annualmente arance dall’Egitto e la crescita costante e continuativa dei volumi, raddoppiati negli ultimi 12 mesi rispetto all’anno precedente, l’ha portata a diventare uno dei principali importatori di agrumi egiziani in Italia.

A giugno è partita la campagna sudafricana, con una contrazione dei volumi per la varietà di arance Navel, a causa della minore produzione, compensata dall’aumento della varietà Valencia e dall’integrazione dell’offerta con nuove origini provenienti dall’Emisfero Sud, attraverso le varietà Salustiana e Valencia.

La proposta agrumicola dell’azienda, contempla anche limoni, pompelmi, mandarini e pomelo, ultimo introdotto nell’assortimento.

Recentemente ha preso avvio la campagna limoni dal Sud Africa e dall’Argentina, con un crescente impegno verso il chemical free, soprattutto per soddisfare l’offerta destinata alla gdo, e con una stima di aumento del volume finale del 30% rispetto all’anno precedente.

Anche l’interesse nel mercato italiano per i mandarini tardivi, varietà Orri e Nadorcott, è in aumento, con un trend positivo di consumo registrato soprattutto tra i più giovani.

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