Tira il made in Sicily e vola l’arancia rossa siciliana sulla piattaforma e-commerce di Alibaba. Un nuovo carico del prodotto, a marchio Rosaria, è arrivato nei giorni scorsi all’aeroporto di Shanghai, pronto a essere destinato alla distribuzione, grazie anche al supporto del ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e del Distretto Agrumi di Sicilia.
Per la prossima annualità si stimano carichi fino a 1.500 tonnellate: aumentano gli ettari e si investe in cultivar medio-tardive
“Fino a qualche tempo fa poteva apparire un’autentica utopia – commenta Aurelio Pannitteri, presidente dell’OP siciliana produttrice delle arance Rosaria –: i fatti hanno dimostrato che il mercato cinese è, per le nostre arance, una nuova e grande opportunità. Le prospettive per il 2019-2020 – fa sapere – interesseranno carichi fino a 1.500 tonnellate. I prezzi sono remunerativi, perché chi sceglie le arance Rosaria è disposto a riconoscere il loro indiscusso valore aggiunto, non solo per i costi di trasporto, ma per la qualità intrinseca”.
Le arance Rosaria di Sicilia vengono, infatti, posizionate in una fascia di mercato premium. Aumentano pertanto le coltivazioni. “Durante la scorsa stagione abbiamo avviato alla produzione 50 ettari: quest’anno, se ne sono aggiunti altri 40. Stiamo lavorando inoltre sull’aggiornamento varietale e sulla messa dimora di impianti di cultivar medio tardive, per prolungare ulteriormente la disponibilità del prodotto nel corso dell’anno, anche a vantaggio dei nostri partner della gdo”.