Apo Conerpo, la grande associazione ortofrutticola emiliana, ha festeggiato i 50 anni di storia con un bilancio 2017 da record, che ha toccato i 736 milioni di euro.
Ad annunciarlo Davide Vernocchi, presidente del Gruppo, riconfermato alla guida dopo lo scorso triennio che si è concluso positivamente, se si guardano i dati complessivi: spiccano su tutti il valore dell’export salito del 6% e ancor di più il volume di affari verso la grande distribuzione, che è salito del 33%. Il patrimonio netto del Gruppo è quasi 27 milioni di euro, 12 capitale sociale e 15 di riserve.
Numeri in crescita ma conferimenti in lieve calo
I numeri del triennio 2015/2017 sono decisamente positivi: la produzione conferita dai soci è passata da 1.058.000 a 1.067.000 tonnellate (+1%), la superficie coltivata a frutteto dai soci del Gruppo è salita da 16.452 a 17.231 ettari, con un aumento del 4,7% a fronte della diminuzione del 7% registrata complessivamente in Emilia Romagna (da 60.478 a 56.071 ettari); la base sociale si è arricchita di 10 nuovi soci.
In quanto infine ai volumi produttivi, Apo Conerpo ha registrato una contrazione del 2,34% delle quantità conferite dai soci, che si sono attestate a 1,067 milioni di tonnellate, a cui vanno aggiunte 30mila tonnellate di frutta e 56mila di ortaggi e patate acquistate dalle cooperative socie per completare il paniere dell’offerta. “Una stagione con luci e ombre, bene hanno fatto kiwi e pere, hanno sofferto invece i prodotti estivi, in particolare pesche e nettarine, compensate in parte dalle albicocche”, ha sottolineato il presidente.
La struttura del Gruppo Apo Conerpo
Il Gruppo Apo Conerpo si compone di 50 cooperative e 6.000 soci produttori, “un gruppo che può sembrare molto articolato, -sottolinea Vernocchi-, ma in realtà ci permette di portare a compimento la nostra strategia che prevede di specializzare i nostri momenti commerciali“.
Brio segue il biologico, Vafrutta fresco per l’ortofrutta fresca di alta gamma, Opera segue la commercializzazione delle pere anche oltre il Gruppo, Alegra e Naturitalia seguono la gd e l’export. Conserve Italia invece assorbe circa i 2/3 dei conferimenti per lavorazioni industriali per i marchi come Valfrutta, Cirio, Jolly e Derby.
L’export sempre più importante e si guarda a nuovi mercati
Quando si parla di export non si può prescindere dalle dimensioni societarie, che devono essere adeguate per affrontare i mercati soprattutto quelli esteri, per evitare “bagni di sangue”. Negli ultimi tre anni ci sono state nuove adesioni, realtà distribuite in tutta Italia funzionali a completare una proposta più ampia.
Le attività del Gruppo Apo Conerpo
Sempre in primo piano l’attività di innovazione varietale, con ibridi in drupacee e il concentramento in poche ma valide varietà che possono essere richieste dal mercato.
Continui investimenti nella difesa e miglioramento qualità lungo la filiera. Al centro sempre la sostenibilità, sia ambientale sia economica, con l’accordo con Legambiente, e attenzione all’uso consapevole dei prodotti chimici e allo spreco nelle acque da irrigazione.
Sul fronte della comunicazione, investimento in risorse e un programma operativo investimenti di 40 milioni di euro globali che comprende anche Fruit24 progetto comunitario cofinanziato, 3,7 milioni di euro complessivo nel triennio.