Apofruit conclude con successo le liquidazioni di mele e kiwi in Trentino

L’areale trentino si conferma una terra foriera di successi per Apofruit. A riprova di ciò stanno i dati delle liquidazioni della campagna 2023 che si sono appena concluse con numeri in forte crescita rispetto all’annata precedente. Nella Provincia Autonoma di Trento infatti la cooperativa italiana può contare su 25 aziende associate, dedite perlopiù alla produzione di mele e di kiwi, e in entrambi i casi le cose sono andate positivamente.

Le mele: meglio la Gala delle varietà tradizionali

Nel comparto delle mele infatti il totale conferito è stato di 25.000 quintali (-8%) dei quali 5.800 appartenenti al gruppo delle Gala già liquidate nel marzo 2024, 11.400 a quello delle varietà invernali tradizionali come Golden, Red e Granny Smith e 7.300 ad altre varietà quali le Fuji, le Pink e le Regal You. Il totale liquidato ai soci a fronte di questo conferimento in campagna è stato di 750mila euro con un incremento del 10% rispetto al 2022.

“Nel convenzionale – spiega il presidente Mirco Zanotti – per il gruppo Pink la liquidazione media è stata di 80 centesimi contro i 70 del 2022, per le Fuji 85 centesimi rispetto ai 55 di un anno fa, per Regal You 75 contro 59 centesimi, per le Golden 49 centesimi rispetto a 40, per le Granny Smith 45 rispetto a 29. Anche sul biologico, che rappresenta un 25% della produzione totale, i risultati, (per la prima categoria dal calibro 65 +), sono eccellenti: le Golden sono passate dai 38 centesimi dello scorso anno a 68 centesimi, il gruppo delle Red dai 45 ai 55 di questa campagna, le Granny Smith da 31 a 55 centesimi, le Inored da 50 a 66 centesimi e le Regal You da 60 a 77 centesimi, il gruppo Pink da 117 a 130”.

“A fronte di un’annata che anche in Trentino è stata complessa – aggiunge il direttore Ernesto Fornari – la soddisfazione tra i produttori è palpabile. Del resto, già Apofruit rappresenta pressoché un’eccezione rispetto a tante altre realtà, perché liquida la campagna invernale dei propri associati già entro i primi giorni di luglio, con un anticipo di mesi rispetto alla norma. Inoltre, nonostante i timori iniziali legati a un generale aumento della produzione europea, i prezzi delle mele si sono sempre mantenuti sostenuti grazie anche a una qualità molto buona, e questo ha permesso appunto di portare a casa un risultato assai gratificante”.

Il kiwi: sale il valore sia del giallo che del verde

Anche per quanto riguarda il kiwi il conferimento complessivo da parte dei soci produttori è stato di 1000 quintali per una liquidazione pari a 150mila euro. Nello specifico il verde Hayward è passato da 96 centesimi a 1,62 euro al chilo, il biologico da 1,15 a 1,91 euro al chilo, il giallo G3 ha raggiunto un valore medio di liquidazione di 2 euro al chilo.

Apofruit liquida i propri soci prima degli altri

“Fino a qualche tempo fa -concludono Fornari e Zanotti– pensare all’actinidia in Trentino sarebbe apparso quanto meno improbabile. Il cambiamento climatico, invece, ci ha portato a mutare certe convinzioni e, oggi, tale coltura sta diventando sempre più strategica anche in questo areale, rappresentando di fatto una valida alternativa al meleto. Senz’altro rimane ancora una produzione di nicchia quella del kiwi in Trentino, ma che ci permette comunque di allargare la nostra finestra di presenza sul mercato”.

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