Andrea Peviani: “Il mercato dell’uva da tavola premia gli innovatori” #vocidellortofrutta

"Con il seedless il trend dei consumi è in crescita e i retailer hanno capito che è nata una categoria nuova" racconta il direttore commerciale dell’azienda di famiglia

Pesatura uva da tavola e cassette Peviani Spa
Pesatura uva e cassette Peviani

La nuova stagione commerciale è ormai avviata: dove sta andando il mercato dell’uva da tavola? Ne parliamo con Andrea Peviani, commercial director di Peviani Spa, punto privilegiato di osservazione e azienda innovativa, pronta a lanciare un nuovo packaging.

Quali sono le aspettative per il mercato dell’uva da tavola per Peviani, con il clima sempre più fattore condizionante?

Registriamo un anticipo sulla fase fenologica di un paio di settimane rispetto allo scorso anno, che ragionevolmente dovrebbe confermarsi anche nella raccolta delle varietà tardive. In termini quantitativi, le varietà precoci sono state molto scariche, mentre con le varietà medie e tardive abbiamo delle quantità nella norma. Dal punto di vista qualitativo, complice una primavera asciutta, è un’ottima annata.

Dove vengono prodotte le vostre uve italiane? Quali sono gli standard qualitativi?

La maggioranza delle nostre uve è prodotta nell’arco Ionico-Metapontino, al confine tra Puglia e Basilicata, baricentro di un’ampia zona di produzione agricola tra le più specializzate d’Italia. La centrale ortofrutticola di Ginosa è una moderna struttura in grado di garantire i più alti standard qualitativi: è dedicata durante la stagione esclusivamente al confezionamento dell’uva da tavola. L’attività si sviluppa su una superficie di 36mila mq di cui 8mila coperti. Possiede una capacità produttiva di 20mila confezioni/ora e tutte le lavorazioni si svolgono in ambienti climatizzati. Lo standard qualitativo è garantito da una serie di certificazioni tra cui Global Gap, Grasp, Sedex Smeta, Brc, Ifs e la rete del Lavoro agricolo di qualità.

Quali i trend e le novità, come sono i rapporti con i retailer?  

Il trend dei consumi delle seedless è in crescita sul mercato italiano, complici alcune nuove varietà che hanno acceso l’interesse su questo segmento. I rapporti con i retailer sono buoni, hanno capito che è nata una categoria nuova: con i buyer ormai si parla di varietà e non solo di colori, in questo contesto gli innovatori cominciano a essere premiati.

In termini di ricerca varietale collaboriamo con i maggiori breeder di uva da tavola, impegnandoci nella ricerca di nuove varietà, cercando di migliorare le esistenti e identificando quelle più promettenti. L’indagine varietale è accurata e ci spinge a viaggiare all’estero per ricercare le varietà più innovative, studiarle e sperimentarle nei nostri campi in Puglia.

Peviani è produttore, oltre che distributore: qual è il vostro approccio alla sostenibilità in campo? 

Grazie all’ausilio di un software che monitora la gestione dei rischi, abbiamo ridotto lo spreco idrico e l’impiego di fertilizzanti e agrofarmaci. L’irrigazione viene gestita grazie all’utilizzo di strumenti che monitorano il livello di acqua di cui hanno bisogno le diverse varietà. I dati e le informazioni di monitoraggio sono acquisiti tramite sensori agrometeorologici, gestiti da remoto. L’irrigazione a goccia localizzata su file permette un risparmio idrico del 30% e un’ulteriore ottimizzazione è garantita da tensiometri che monitorano il livello dell’acqua nel suolo.

Ci impegniamo inoltre nella riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti, attraverso analisi del terreno, test svolti sulle foglie durante il loro ciclo di vita, tenendo conto della tipologia varietale. Si tratta di pratiche che contribuiscono anche a prevenire malattie delle piante, riducendo gli sprechi.

Che periodo temporale coprite con le uve italiane? Quali parametri devono rispettare i fornitori per il prodotto contro stagione?

Andrea Peviani, direttore commerciale Peviani Spa
Andrea Peviani, commercial director di Peviani Spa

Con l’uva nazionale copriamo il secondo semestre, con quella di importazione copriamo il primo semestre, con l’impegno di garantire una qualità standardizzata durante tutto l’arco dell’anno. I fornitori in controstagione sono ormai consolidati e conoscono bene le nostre esigenze. Dal punto di visto qualitativo devono rispettare gli stessi parametri di brix e calibro del prodotto nazionale: è l’unico modo per far crescere i consumi.

Come si presenta il packaging, ci sono novità?

Il 500gr in R-pet è il nostro formato più venduto, oltre che a essere presente 365 giorni l’anno poiché è lo standard internazionale e garantisce una battuta di appeal verso il consumatore finale.

Negli anni abbiamo fatto numerosi test e registrato il gradimento dei consumatori finali per i pack che garantiscono alta visibilità al prodotto: i consumatori vogliono scegliere l’uva che portano a casa. Durante questa stagione introdurremo sulle nostre uve delle nuove etichette con una grafica più fresca, in linea con il nostro packaging system, di facile lettura e contenenti informazioni utili per il consumatore finale.

Opportunità per l’export?

Le prospettive all’estero sembrano promettenti. I player internazionali stanno riconoscendo e apprezzando il prodotto italiano, poiché, se ben gestito, si distingue a livello organolettico dalle altre zone europee di produzione. Se l’Europa inizia a sviluppare una consapevolezza crescente riguardo a questi fattori, anche i mercati d’Oltremare cominciano a intravedere questa opportunità.

 

 

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