Il Gruppo Alegra (che riunisce le società Alegra, Brio e Valfrutta Fresco) fa il punto sulla campagna delle drupacee: le anomalie climatiche primaverili hanno impattato sulla produzione, ma gli investimenti fatti sulla protezione degli impianti e una strategia di ampliamento e di diversificazione degli areali produttivi, permettono di disporre dei volumi necessari. “Il calendario produttivo ogni anno subisce variazioni, ma grazie alla nostra filiera organizzata siamo in grado di rispettare i programmi con la distribuzione” sottolinea il dg di Alegra, Mauro Laghi.
Importanti aspettative sulle Ondine
L’estate 2024 potrà contare su una buona disponibilità di pesche e nettarine. “Stimiamo tra l’80 e il 90% del potenziale produttivo. I primi stacchi hanno visto calibri sensibilmente ridotti, a causa della primavera calda, ma quando entreremo nel cuore della campagna avremo una produzione con volumi e qualità. E la domanda di questi frutti nelle ultime settimane è stata costante”.
Il 2024 segnerà anche la prima vera campagna commerciale per Ondine, il marchio che contraddistingue le nettarine piatte di qualità. “Abbiamo già impostato dei programmi di valorizzazione in store con momenti di degustazione per i consumatori con diverse catene distributive. Con volumi importanti, riusciremo così a far conoscere a una platea ancor maggiore questi nuovi frutti, che uniscono al gusto strabiliante la praticità di un consumo snack: sappiamo di portare a scaffale le migliori varietà disponibili sul mercato. Già dalla prossima settimana potremo spedire le prime campionature per poi entrare nel vivo della campagna a fine giugno e coprire con continuità l’intera stagione estiva”. I prossimi mesi vedranno anche l’esordio delle prime pesche piatte Ondine: “Le prime produzioni sono in arrivo in queste settimane e ci permetteranno di effettuare qualche test commerciale per raccogliere i feedback del mercato su queste nuove varietà che presentano caratteristiche qualitative nettamente superiori rispetto alle varietà di platicarpe tradizionali”.
Ciliegie, cresce la domanda per l’Igp di Vignola
Una serie di eventi meteo avversi, tra cui ripetuti giorni di pioggia intensa, hanno causato una contrazione dei volumi commercializzabili di ciliegie. “Rispetto alle stime iniziali parliamo di un ammanco del 20% rispetto al potenziale produttivo, ma nonostante questo stiamo riuscendo a difendere il valore della produzione cerasicola. Il mercato conferma un deciso interesse per la fascia premium e le Ciliegie di Vignola Igp, di cui Agrintesa è il principale produttore. Stiamo servendo i nostri clienti grazie a una lungimirante politica dei soci, che hanno investito nella difesa attiva, dotando i loro ceraseti di teli antipioggia, reti antigrandine e antinsetto”.
Albicocche, volumi in contrazione
Un maggio anomalo ha ridotto le previsioni produttive delle albicocche, “Se al Sud il grande caldo ha compromesso la produttività degli alberi da frutto, in Romagna è stata la grandine a impattare negativamente sui volumi: dalle varietà in raccolta a fine giugno ci aspettiamo una contrazione della disponibilità rispetto alle aspettative iniziali. La carenza di prodotto si rifletterà ovviamente sulle quotazioni che, nelle prossime settimane, ci aspettiamo saliranno”.