Al via la raccolta delle ciliegie di montagna di Apot

La produzione è stata salvata dalle gelate di aprile grazie all’intervento degli agricoltori dell'Associazione produttori ortofrutticoli trentini

Francesca Dallago, agricoltore di Apot in fase di raccolta
Francesca Dallago di Apot in fase di raccolta

In Trentino è di nuovo tempo di ciliegie. Parte la raccolta dei frutti dell’Associazione produttori ortofrutticoli trentini (Apot), preludio alla loro distribuzione nei consueti canali di vendita.

Campi fino a 800 metri di altezza, giovani che investono nelle eccellenze d’altura

Le ciliegie di montagna di Apot
Le ciliegie di Apot

Dopo la raccolta, scatta la fase di lavorazione negli appositi impianti, dove le ciliegie vengono prima raffreddate e successivamente lavorate con tecnologie all’avanguardia, prima di essere distribuite.

Le gelate di aprile hanno rischiato di compromettere la nascita dei frutti. Grazie agli agricoltori, che hanno alimentato i fuochi accesi lungo i filari per riscaldare le piante tutelando la delicata fase di fioritura, è stata salvata la produzione di questi frutti che si distinguono per l’inconfondibile sapore.

“Le ciliegie possono aiutare a regolare il ritmo sonno-veglia  -spiega Silvia Vender, biologa nutrizionista ed esperta di alimentazione infantile-. Anche se la frutta è dolce ciò non significa che contenga troppi zuccheri. E contiene sostanze utilissime per la nostra salute e il nostro benessere, come gli antiossidanti”.

Ci sono anche molti giovani che scelgono di investire nel comparto agricolo di montagna e nelle sue eccellenze. Tra questi, per esempio, Francesca Dallago, frutticoltrice ventiseienne di Aldeno (Tn), impegnata nella cura di uno dei campi di ciliegie più alti del Trentino, a Garniga Terme, a circa  800 metri. I suoi prodotti vengono conferiti a Sft, Società Frutticoltori Trento.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome