Al mercato di Campagna Amica in mostra alimenti anti-omologazione da tutto il mondo

L’evento a Roma in occasione dell’Assemblea della World farmers Markets Coalition

Produttori da tutto il mondo al mercato di Campagna Amica di Roma
Produttori al mercato di Campagna Amica di Roma

Alcuni delle centinaia di prodotti provenienti da tutto il mondo, salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di contadini di tutti i continenti, sono stati esposti al mercato di Campagna Amica del Circo Massimo a Roma in occasione dell’Assemblea della World farmers Markets Coalition, l’associazione che riunisce i mercati contadini del pianeta.  “La rete di Campagna Amica si propone oggi come modello a livello mondiale per aiutare le economie dei Paesi più poveri a sviluppare filiere alimentari ‘dal basso’” ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

Nove piante vegetali rappresentano il 66% della produzione totale

La Fao ha denunciato la riduzione della diversità delle coltivazioni: su circa 6000 specie di piante coltivate per il cibo, meno di 200 contribuiscono significativamente alla produzione globale, con solo nove che rappresentano il 66% della produzione totale. Al mercato di Campagna Amica del Circo Massimo a Roma sono stati esposti prodotti che i contadini vendono nei mercati locali del mondo e con “caratteristiche preziose, sapientemente custodite contro l’omologazione e la banalizzazione alimentare” ha sottolineato Coldiretti.

Dalla mashua andina alla kunzea australiana

Non è un’operazione nostalgica o di retroguardia. Sono prodotti che spesso sostengono aree agricole svantaggiate, conservano paesaggio e biodiversità. Con profili organolettici da scoprire per interessi salutistici e che in futuro la tecnica del genome editing potrebbe  valorizzare.

Come la mashua, un tubero dalle proprietà antitumorali che si coltiva nelle regioni andine, in Ecuador, o le noci kenyote di Lamu. Dalla Danimarca proviene la Æggeblomme potato, la patata “tuorlo d’uovo”, dal gusto ricco e dal colore dorato, varietà storica quasi scomparsa. Dalla Turchia arriva una varietà di olive specifica della regione di Çukurova. La kunzea è invece una pianta nativa australiano con note aromatiche agrumate e di eucalipto che viene abbinata al pomodoro per la preparazione di salse. Con linfa di banana Laba fermentata in Vietnam si produce un aceto balsamico, mentre in Canada, con l’alga Dulse che cresce nella Baia di Fundy, si prepara anche un gin.

Ma all’Assemblea della World farmers market coalition i contadini hanno portato anche le loro storie di riscatto. È il caso di Jean-Charles Khairallah. Dopo aver trascorso 23 anni nella vendita al dettaglio in Francia, Cina e Paesi del Golfo, e cinque anni nel settore alimentare, ha decido di mettere le competenze al servizio del suo Paese d’origine, il Libano. Qui ha lanciato un progetto agricolo chiamato Terres Gourmandes, con 3000 metri quadrati coltivati in permacultura per il Mercato Agricolo di Badaro.

Quasi nove italiani su dieci chiedono un mercato contadino di prossimità

Quasi due italiani su tre (64%) fanno la spesa nei mercati contadini. E la disponibilità di un mercato contadino di prossimità è desiderata dall’86% degli italiani, con una percentuale che sale al 93% nelle regioni del Centro. È quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Noto Sondaggi 2024, diffusa in occasione dell’Assemblea della World farmers Markets Coalition.

In Italia la rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica comprende 10mila aziende e 1200 mercati contadini, per un valore pari a 4 miliardi di euro e 15 milioni di consumatori raggiunti. Si tratta del circuito di vendita diretta dei prodotti agricoli più grande d’Europa, divenuto un modello a livello mondiale per lo sviluppo di filiere locali.

 

 

 

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