I dati definitivi relativi alla produzione italiana di pere indicano, per quest’anno, circa 736mila tonnellate a livello nazionale, confermando così per l’Italia un raccolto di pere piuttosto contenuto, nettamente al di sotto del potenziale produttivo. L’offerta si pone su livelli molto simili a quelli dell’anno scorso e al di sotto del 6% rispetto alla media del quadriennio 2009/2012.
È quanto emerge dai dati diffusi dall’Oi Pera sulla base delle elaborazioni condotte da Cso.
Per quanto riguarda le giacenze di pere in Emilia Romagna i dati relativi ad inizio dicembre evidenziano un ritmo di vendita fino ad oggi molto sostenuto: al 1° dicembre 2014 risulta già immesso sui mercati il 53% del totale delle pere immagazzinate, contro il 40% dello scorso anno. Forte la richiesta per tutte le varietà; Per quanto riguarda l’Abate Fetel vede oggi già venduto il 45% del totale prodotto, contro il 27% dello stesso periodo dello scorso anno.
A inizio dicembre, quindi, a fronte di una produzione di Abate pari al 18% in più rispetto all’anno precedente si è registrata una disponibilità di prodotto pari all’11% in meno grazie alle maggiori vendite di tutto il periodo autunnale.
«Siamo di fronte – dichiara Gianni Amidei , presidente dell’Oi Pera – a una campagna commerciale che ha mostrato fino ad ora una grande vivacità, come attestato anche dall’alta percentuale di venduto raggiunta già ai primi di dicembre. Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un lieve rallentamento della domanda che va ritenuto fisiologico in questo periodo che vede il mercato più orientato sulle promozioni degli agrumi. Va sottolineata comunque una buona qualità del prodotto che rappresenta un elemento di garanzia anche nei prossimi mesi».