Via libera all’accordo bilaterale sui prodotti biologici tra Unione europea e Cile. Lo hanno annunciato i due Paesi a seguito della sigla del trattato, appena concluso, attraverso il quale si dà reciproco riconoscimento equivalente alle rispettive norme di produzione biologica e ai sistemi di controllo.
I contenuti. Il fast-track sulle produzioni organiche, non esclude nessun prodotto biologico dalla lista del libero scambio sicché tutte le produzioni europee riconosciute Bio dalla normativa Ue, potranno essere liberamente commercializzate in Cile e, viceversa, quelle cilene riconosciute Bio dalla normativa nazionale, non avranno ostacoli ad arrivare in Europa.
In base all’accordo, diventeranno reciproci pure gli strumenti di tutela delle certificazioni anche attraverso l’implementazione di un sistema di controllo strutturato tra i due Paesi attraverso una maggiore cooperazione, lo scambio di informazioni e la previsione di un meccanismo sovranazionale per la risoluzione delle controversie commerciali.
La novità. Secondo quanto riferito da una nota ufficiale Ue: «Questo è il primo accordo di nuova generazione relativo al commercio di prodotti Bio oltre che il primo riconoscimento bilaterale in questo settore con un paese del Sudamerica».
Il settore del biologico europeo ha avuto una crescita media annua del 5,5% negli ultimi dieci anni e rappresenta il 6% del totale della superficie agricola utilizzata dell’Ue. Anche se l’Europa è un importatore netto di prodotti cileni, la Commissione auspica che questo accordo favorisca le esportazioni di prodotti biologici provenienti dall’Ue e diretti verso il Cile.
«Il settore delle produzioni biologiche dell’Ue – ha commentato il commissario all’agricoltura Phil Hogan – rimane uno dei nostri settori più dinamici della produzione ed il Cile rappresenta un grande potenziale per creare opportunità in quella zona per agricoltori e imprese. L’accordo contribuirà a creare posti di lavoro e crescita per entrambi i partner con la garanzia del consumatore un sistema di controllo solido».