“L’ortofrutta e lo sport – L’allenamento inizia mangiando”: questo il claim dell’iniziativa promossa da Italia Ortofrutta Unione Nazionale in collaborazione con Fidal – Federazione Italiana di Atletica Leggera per incentivare il consumo di frutta e verdura tra i giovani. Nell’ultima occasione, a Trieste, sono state distribuite agli atleti le mele del Consorzio Cio.
A Trieste mele distribuite ai giovani atleti
Dopo il Golden Gala Pietro Mennea, il meeting internazionale di atletica leggera, dell’8 giugno scorso allo Stadio Olimpico di Roma, nel weekend tra il 30 giugno e il 2 luglio 2017 è stata la volta di Trieste, in occasione dei Campionati italiani individuali assoluti su pista – Allievi.
A farsi portavoce dell’iniziativa “L’ortofrutta e lo sport – L’allenamento inizia mangiando” nel capoluogo giuliano, è stato il Consorzio Interregionale Ortofrutticolo (Cio Sca), che nei tre giorni di gare ha offerto le mele a un migliaio di giovani atleti a conferma della valenza del mix “sport e bontà”.
Le buone pratiche per una vita sana: sport, frutta e verdura
Il progetto “L’ortofrutta e lo sport – L’allenamento inizia mangiando” è stato lanciato nel 2014 da Italia Ortofrutta Unione Nazionale in collaborazione con Fidal – Federazione Italiana di Atletica Leggera e da tre anni, in Italia, mira a diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, i principi di un corretto stile di vita in cui il giusto apporto di frutta e verdura e la pratica regolare di un’attività sportiva sono i fondamenti essenziali.
Le produzioni del Consorzio Interregionale Ortofrutticolo Cio Sca: non solo mele
Il Consorzio Cio, che a Trieste ha distribuito le sue mele a oltre 1.000 giovani atleti, è un’organizzazione con base a Madruzzo (Trento) che raggruppa circa 400 produttori (associati alle dieci realtà attualmente aderenti) e che commercializza i prodotti a marchio Serene Star. Tra le principali produzioni spiccano:
– mele ottenute in zone vocate di collina delle varietà Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Jonagold, Granny Smith, Morgen, Fuji, Breaburn, Pink Lady e Modì;
– un vasto assortimento di piccoli frutti ottenuti in zone di montagna quali: fragole, fragoline di bosco, lamponi, more, ribes e uva spina, mirtillo gigante;
– ortaggi a produzione sia integrata sia biologica quali: la patata, la carota, il cavolo cappuccio, il sedano rapa, zucchine, radicchio e fagiolini;
– kiwi e la rinomata susina di Dro;
– la farina gialla di Storo, ottenuta da un’antica varietà di mais locale denominata “Nostrano di Storo”, macinato secondo antiche tradizioni;
– prodotti tipici trasformati, quali i crauti della Val di Gresta ottenuti dalla macerazione e fermentazione del cavolo cappuccio, le confetture di frutta e le passate di verdure.