Ortofrutta italiana in primo piano ad Anuga 2017. Frutta e verdura si confermano anche nel 2016 come la prima voce export del food made in Italy in Germania con 1.500 milioni di euro (+2,58% rispetto al 2015), seguita dai vini con 978 milioni di euro (+1,7%), le conserve e i succhi vegetali con 638 milioni di euro (+2,3%), le carni preparate con 606 milioni di euro (+7,2%), i prodotti dolciari con 485 milioni di euro (+12,4%) ed i prodotti lattiero-caseari con 453 milioni di euro (+1,1%).
I dati sull’export agroalimentare italiano nel mercato tedesco sono stati ricordati a Milano alla presentazione di Anuga 2017, il più importante appuntamento al mondo di food & beverage, che si svolgerà a Colonia dal 7 all’11 ottobre: Ad Anuga saranno presenti 1036 aziende dell’agroalimentare italiano su un totale di 7.200 espositori provenienti da 100 paesi, 160mila operatori (192 paesi e tutte le più importanti catene distributive di Germania, Europa e oltreoceano). Il tutto in 284mila mq di superficie espositiva (lorda), ripartiti in 11 padiglioni e 10 saloni.
Biologico, veg e superfood in primo piano
Sostenibilità, biologico e veg, le parole chiave del food, sempre riferite in prevalenza all’ortofrutta, assieme ad “auto-ottimizzazione” cioè piatti pronti personalizzati e funzionali, sviluppati appositamente per prevenire patologie o per migliorare le performance individuali.
Il maggiore mercato bio in tutto il mondo è costituito dagli Usa, seguito dalla UE; in Europa i maggiori acquirenti di prodotti bio sono proprio i consumatori tedeschi. Nel 2016 il 27% ha acquistato prodotti sostenibili spendendo il 16% in più.
I trend alimentari vanno sempre più verso il green, predilige cioè i vegetali, e in questo ambito frutta, verdura, legumi e i cosiddetti superfood.
Se l’alimentazione è tutta focalizzata su benessere e salute il consumatore è sempre più l’omnishopper cioè in grado di combinare vari canali di acquisto e, per orientarsi nelle scelte di prodotti e ricette, userrà app, robot, chatbot, whatsapp e messenger di Fb.
Saldo positivo della bilancia commerciale agroalimentare
Una presenza, quella dell’industria e delle pmi italiane ad Anuga, costante dal 1999, che sottolinea come nell’agroalimentare, un gran numero di aziende del nostro Paese abbia già da tempo superato la linea “maginot” dei confini nazionali: l’interscambio agro-alimentare tra Italia e Germania ha infatti registrato, nel 2016, un saldo positivo pari a 1.734 milioni di euro, come risultato di 6.266 milioni di euro di esportazioni e 4.532 milioni di euro di importazioni. Nel 2016 il valore complessivo delle esportazioni agro-alimentari “made in Italy” è stato di 34.364 milioni di euro.
Alleanza Cibus Anuga
Alla presentazione milanese dell’evento Katharina C.Hamma, Chief Operating Officer di Koelnmesse, Thomas Rosolia, Amministratore Delegato Koelnmesse Italia, Ines Arondio, Dirigente Ice settore Agroalimentare e Vini e Paolo Zanetti, Vice Presidente Federalimentare, quest’ultima partner, assieme a Fiere di Parma, del colosso di Colonia.
“A cinque mesi dall’edizione 2017 la fiera è sold out e siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – ha affermato Rosolia – perché la collettiva organizzata dall’Ice consentirà di far conoscere il valore assoluto dell’industria alimentare italiana che è uno degli obiettivi dell’alleanza strategica con Fiere di Parma e Federalimentare”.
Prossime tappe Thaifex a giugno a Bangkok, dove è già presente una collettiva italiana e Anufood China in agosto a Beijing. L’alleanza vuole essere sinonimo di garanzia per aziende e buyer che potranno trovare nelle partecipazioni a marchio congiunto Cibus-Anuga tutta l’eccellenza dell’industria italiana. Due marchi storici metteranno a fattore comune le loro competenze a servizio del sistema-Paese Italia”.
“Anuga è senza dubbio la principale fiera del settore alimentare a livello mondiale e la Germania è storicamente il nostro primo paese partner” – ha affermato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare.