Via libera definitiva al Testo unico europeo sulle produzioni di qualità. Alla plenaria di Strasburgo è stato votato il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop, Igp e Stg. Permetterà di rafforzare il ruolo dei Consorzi, proteggere le filiere produttive d’eccellenza e valorizzare le denominazioni di origine. Andrà in Gazzetta Ufficiale entro il mese di marzo ed entrerà in vigore ai primi di aprile.
I Consorzi invitati a presentare un report di sostenibilità
Il testo di compromesso concordato, quasi 100 articoli che riuniscono norme finora sparse, accoglie l’accordo politico al quarto Trilogo. Prevede, tra l’altro, più poteri ai Consorzi di tutela, il rafforzamento alle pratiche di evocazione nell’Ue come l’Italian sounding, e la promozione del turismo Ig.
“Le Ig potranno godere dei nuovi strumenti attribuiti ai Consorzi -spiega Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop, Igp e Stg-. Il mondo dell’ortofrutta era poi molto interessato alla tempistica. Con l’introduzione di continue nuove varietà c’erano spesso modifiche dei disciplinari che imponevano tempi lunghi e burocrazia. Con il nuovo Regolamento ci saranno garanzie temporali, massimo sei mesi”.
I prodotti Dop e Igp beneficeranno poi di protezione ex-officio anche nel sistema dei domini Internet. “Attraverso un sistema di geoblocking saranno bloccati alla fonte tutti i siti Internet che copiano i prodotti a indicazione geografica all’interno dell’Ue”. Nel caso in cui le Ig siano utilizzate come ingredienti, sarà necessario informare il Consorzio dell’utilizzo del prodotto. L’Euipo, l’Ufficio europeo della proprietà intellettuale, dovrà avere un ruolo consultivo e solo su questioni amministrative, mentre l’interlocutore dei produttori resterà la Commissione Ue. Maggiore chiarezza poi per i consumatori. Tra i punti qualificanti, l’obbligo di indicare il nome del produttore sull’etichetta. “Creerà una sana competizione”. Autentica novità la presentazione di un rapporto di sostenibilità, da allegare al disciplinare, che racconta cosa fa la Ig in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. “Non è obbligatorio, ma diventerà un fiore all’occhiello per le Ig e in qualche modo inviterà a presentarlo”.
Un segmento in salute
Nel 2023, secondo XXI Rapporto Ismea-Qualivita, il valore alla produzione per l’ortofrutta Dop e Igp è stato di 391 milioni di euro (+0,7%) e 162 milioni l’export (+8,2%), con un aumento della crescita al consumo che ha sfiorato il +15%. La categoria ortofrutticoli e cereali conta 125 denominazioni e rappresenta il 4,4% del valore della produzione del comparto food a denominazione e il 3,5% dell’export agroalimentare Ig. La prima referenza ortofrutticola tra le top 15 Dop e Igp è la Mela Alto Adige Igp con un valore di 80 milioni alla produzione.