Sembrava fatta con il via libera del Parlamento europeo che toglieva il divieto di confezionamento in plastica sotto 1,5 kg, ma nel consiglio dei ministri dell’Ambiente, che si è riunito oggi, 18 dicembre, è passata la linea intransigente sul riuso dei contenitori e la penalizzazione delle confezioni monouso in plastica.
In particolare per ciò che riguarda l’ortofrutta, quasi premonitore il comunicato di Areflh e Arepo di fine settimana scorsa, il consiglio Ambiente ha reintrodotto il divieto di pack monouso in plastica per le confezioni sotto 1,5 chilogrammi, di fatto riproponendo la preoccupazione più grande di un settore che vedrebbe messa a rischio una ampia fetta di aziende, si pensi solo al comparto della quarta gamma o di quelle realtà che commercializzano frutta e verdura che non può essere trasportata e commercializzata sfusa o in pack alternativi alla plastica.
Possibili deroghe ma serve non essere isolati
A quanto si apprende non è ancora chiaro se ci possano essere deroghe per l’imballaggio sotto il chilo e mezzo per il materiale compostabile su cui l’Italia ha chiesto una valorizzazione, mentre si sarebbe deciso che le etichette adesive su frutta e verdura dovranno essere compostabili.
Nel consiglio dei ministri dell’Ambiente avrebbe votato contro la proposta di regolamento Ue sugli imballaggi solo il ministro italiano Gilberto Pichetto, una posizione isolata quella dell’Italia che non fa ben sperare per i successivi passaggi interistituzionali, che prevedono il trilogo, una fase in cui i rappresentanti delle tre istituzioni si incontrano per discutere della proposta legislativa e per cercare di trovare un accordo su tutte le questioni controverse.