Circa tre milioni delle 62,9 milioni di tonnellate di orticole coltivate in Europa (dati Fao-Eurostat) sono carote. E un impulso al suo consumo arriva dalle baby carrots che hanno generato una nuova categoria di IV gamma. “Per quanto riguarda le mini carote Solarelli, lo scorso anno abbiamo registrato un aumento delle vendite pari al 30% sull’anno precedente” rileva il responsabile marketing di Apofruit Gianluca Casadio.
Il successo grazie all’alto contenuto di servizio e benefici nutrizionali: la valorizzazione con il progetto europeo del Gruppo Aop Vi.Va
L’Italia è ai primi posti nella produzione europea di carote (circa 500 mila tonnellate), con Germania, Polonia, Olanda e Francia. Il progetto europeo Fruit&Veg Natural Health! del Gruppo Aop Vi.Va punta a valorizzarle grazie ai benefici nutrizionali, in particolare la ricchezza in betacarotene (200 grammi di baby carote hanno una quantità circa cinque volte il fabbisogno giornaliero raccomandato). Aop Gruppo Vi.Va propone le carote baby con Solarelli, il marchio di alta qualità di Apofruit: a produzione integrata, colore brillante, sono confezionate in pack dedicati, ideali anche per il consumo fuori casa.
Anche per Canova, la società del Gruppo specializzata in biologico, le mini carote rappresentano una categoria importante dell’offerta di IV gamma. La versione biologica è particolarmente attrattiva per i consumatori a target: donne (30-40 anni) con bambini, attente alla salute e alla dieta propria e dei figli. “Le mini carote occupano oggi uno spazio di mercato imprescindibile per l’ortofrutta di IV gamma. I consumi dal 2019 sono costanti, ma molto interessanti” sottolinea Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio.
Il successo delle baby carrots è determinato dall’alto contenuto di servizio. Le baby carrots (idea nata in California), secondo rilevazioni Nielsen sui consumatori occidentali, non vengono percepite come carote di IV gamma, ma come un prodotto a sé stante.