Un fondo da 44 milioni di euro per sostenere le amministrazioni locali che certifichino la provenienza biologica degli ingredienti utilizzati nelle mense e avviino iniziative di promozione e d’informazione degli utenti. È ciò che il Governo ha istituito con un emendamento alla manovra economica in discussione alle Camere.
Promosso dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, in accordo con i colleghi di Istruzione e Salute Fedeli e Lorenzin e con il sottosegretario Boschi, è un provvedimento che risponde alle esigenze di un maggiore supporto alle produzioni e consumi biologici, visto che, secondo gli studi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il 60% delle acque superficiali e in oltre il 30% di quelle profonde si trovano 224 pesticidi diversi e, dato molto allarmante, il 37% degli alimenti consumati in Italia contiene residui di pesticidi.
Plauso dalle associazioni del biologico italiane
Sull’emendamento si sono espresse positivamente le associazioni del biologico in Italia. “L’emendamento incentiva i Comuni – ha sottolineato Paolo Carnemolla, presidente di Federbio – a incrementare la presenza di prodotti biologici nelle mense, che dovranno essere certificate proprio come sono certificate e sottoposte al sistema di controllo europeo le 53mila aziende agricole biologiche italiane che coltivano nel rispetto dell’ambiente senza utilizzare nemmeno un grammo di concimi, erbicidi, insetticidi e anticrittogamici chimici di sintesi e le 7mila imprese che trasformano i loro prodotti di qualità senza coloranti, conservanti e altri inutili additivi, dimostrando ogni giorno come sia del tutto possibile l’alternativa di una produzione di vera qualità”.
“Lo stesso testo unico sull’agricoltura biologica – ha detto Roberto Zanoni, presidente di AssoBio – attualmente in discussione nel nostro Parlamento riconosce la produzione biologica come attività di interesse nazionale con funzione sociale e sancisce che lo Stato debba favorire e promuovere ogni iniziativa volta al suo sviluppo. È l’unico settore produttivo che può vantare tali riconoscimenti, cui ora, finalmente, si affiancano misure di promozione che ne rafforzeranno lo sviluppo”.
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