La V assemblea elettiva nazionale Agia dedicata al tema “L’imprenditore crea un lavoro e non lo chiede” e svoltasi a Roma lo scorso 17 e 18 maggio ha visto l’elezione di Stefano Francia al ruolo di presidente dell’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli di Cia.
Il neo presidente Agia-Cia Stefano Francia
Il neo presidente è stato eletto dai 101 delegati in rappresentanza dei 41 mila iscritti dell’organizzazione e ha dichiarato: “L’associazione dei giovani di Cia, che ha compiuto 18 anni, sta vivendo una fase di crescita significativa e sono davvero onorato del compito che mi è stato affidato. Prendo in consegna un’associazione di valore e di questo ringrazio prima di tutto Maria Pirrone”.
Un profilo del nuovo presidente
Stefano Francia, 29 anni di Ravenna, vicepresidente di Cia Emilia-Romagna, lavora nell’azienda agricola di famiglia dal 2004. La famiglia Francia, 30 ettari a Ducenta, fra San Pietro in Vincoli e San Pietro in Campiano con colture da seme, ortofrutta e vigneti, è da sempre in Cia. Nel corso degli anni si è sempre impegnato nei comitati e gruppi di esperti per Cia, Dg Agri, Cac di Cesena, Bcc ravennate imolese e forlivese, dal 2016 è presidente del Consorzio di Difesa di Ravenna.
Il mandato di Stefano Francia
I pilastri del mandato del neo presidente si trovano nelle integrazioni di Agia al documento programmatico Cia: equità, reddito e libertà d’impresa, e poi agricoltura digitale e democrazia d’impresa con gli imprenditori proprietari dei dati, riforma della Pac. Tutti temi che vedono la figura dell’agricoltore come vero e proprio motore dell’innovazione, e coinvolgono la struttura stessa del fare impresa in agricoltura attraverso la Banca delle Terre Agricole e l’introduzione di lotti funzionali, l’allargamento ai terreni dei privati, ammodernamento degli istituti della proprietà fondiaria.
Agia-Cia
L’analisi dell’Ufficio Studi Cia su dati Unioncamere a fine marzo 2018 rivela che le imprese agricole giovanili rappresentano l’11% sul totale delle imprese giovanili attive, dal 2015 al 2017 in crescita del 12%.
In questo contesto si rinnova l’impegno di AGia-Cia a sostegno di queste imprese, in particolare per facilitare loro l’accesso alla terra, al credito, alla conoscenza e all’innovazione. Non è casuale il titolo dell’assemblea, L’imprenditore crea un lavoro e non lo chiede, nel corso della quale si è fatto il punto sullo stato dell’arte dell’agricoltura digitale, sul ricambio generazionale in azienda, sulle società di affiancamento, sulla burocrazia, la riforma della Pac e la gestione del rischio in agricoltura.