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Nato con la buccia viola, ricco di antocianine, come raccontano due ricerche condotte al PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e in Cina, dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, negli anni ha perso colore per la mutazione di un gene, ma ora lo sta riprendendo grazie al breeding. Parliamo del pomodoro, una delle crop fondamentali per molte aziende sementiere. La pigmentazione che prende diverse strade (dal giallo all’arancione, dal marrone al viola) è figlia del nuovo trend della nutraceutica. E l’appealing è diventato uno dei driver d’acquisito. La parola d’ordine è diversificazione: per colore, forma, gusto (alto grado brix, fino all’umami) e dimensione, dove si predilige il convenience food, con pezzatura più piccola e assenza di semi. L’aspetto estetico è solo una delle tante componenti, guardando al lato consumo. Sul fronte della produzione la ricerca punta a varietà resilienti a stress climatici e patogeni (una minaccia è il Tomato Brown Rugose Fruit Virus), a bassa residualità di fitofarmaci, ma con alta produttività. L’altro player della filiera è la distribuzione, che chiede elevata shelf-life per ridurre gli sprechi alimentari e resistenza alla post-raccolta. Un mix complicato da tenere insieme.
Con una storia di oltre 150 anni, Syngenta Vegetables Seeds è tra le prime aziende produttrici di sementi orticole al mondo per cui investe più di 100 milioni di dollari all’anno in ricerca e sviluppo grazie a 25 centri di spedizione del seme nel mondo; oltre 100 mila i test di qualità svolti sulle sementi all’anno; un portfolio di 30 specie e oltre 2500 varietà sviluppate. Il pomodoro è una delle specialità, oltre a peperone dolce, anguria, mais dolce, zucchino, cavolfiore e cavoli di Bruxelles. Lavora costantemente per offrire prodotti innovativi, funzionali e attrattivi per il consumatore. Uno degli ultimi esempi è Yoom, il pomodoro viola dal gusto esotico umami, premiato come innovazione dell’anno a Fruit Logistica. È la risposta più completa alle esigenze della filiera in termini di affidabilità, consistenza e capacità di raggiungere il punto di vendita in perfette condizioni, come appena raccolto, fa sapere l’azienda. Le eccellenti performance in termini di resa e di shelf-life permettono all’agricoltore di differenziare la propria offerta e di proporre ai buyer della gdo un prodotto altamente innovativo e distintivo. “Con Yoom contribuiamo alla soddisfazione dei consumatori più moderni ed esigenti, che seguono stili di vita salutari e rispondiamo anche alle richieste della grande distribuzione in termini di offerta innovativa” dichiara Bruno Busin, product development manager Solanacee di Syngenta. Yoom sta ottenendo un riscontro molto positivo sia nel nostro Paese, sia nei mercati in tutta Europa, arrivando anche al Nord America e all’Australia.
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Il pomodoro che fa la differenza nel reparto
Altra innovazione che fa la differenza in un punto di vendita è iLcamone, quello vero, eccellenza del made In Italy, prodotto esclusivamente da quattro aziende autorizzate: Agricola Campidanese-L’Orto di Eleonora di Terralba (Or), Aurora Società Agricola Cooperativa Op di Pachino (Sr), Moncada Società Agricola Cooperativa Op di Ispica (Rg) e Libretti srl di Vittoria (Rg). Apparentemente è solo un pomodoro verde insalataro, in realtà è una varietà il cui successo ha addirittura generato sul mercato una “tipologia Camone”. Un pomodoro caratterizzato da un perfetto equilibrio tra note fresche, dolci e salate, con una polpa soda e croccante. Syngenta -fa sapere- sta lavorando per costituire varietà che possano contribuire a perfezionare le operazioni di gestione delle attività produttive, delle risorse e della manodopera; incrementare la redditività dell’agricoltore; ottimizzare l’impiego di prodotti chimici nel processo produttivo; migliorare le operazioni di trasformazione industriale e facilitare il trasporto; ridurre gli scarti e gli sprechi alimentari lungo tutta la filiera. La ricerca lavora per dare risposte ai consumatori in termini di praticità d’uso, aspetto e gusto, riduzione degli sprechi, caratteristiche innovative e distintive quali nuovi colori e dimensioni dei frutti, assenza di seme. Un prodotto oggi deve essere appealing per la vista, per gusto e aroma. E deve essere healthy.
IMMAGINE BOX IL CAMONE
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Sotto il marchio Nunhems vengono offerte più di 20 specie orticole per un totale di oltre 240 varietà commerciali. “Non siamo semplici fornitori di sementi. Il nostro obiettivo è quello di fornire collaborazioni, progetti e soluzioni orientate al cliente per l’intera filiera orticola, tra cui agricoltori, industrie di trasformazione, vivaisti, rivenditori, commercianti, retailer e settore della ristorazione, adattandole alle tendenze e alle esigenze dei consumatori -chiarisce William Cavalieri, country sales manager Italy & account manager Vegetable Seeds Nunhems-. L’azienda dispone di varietà per la produzione di sfalciati per la IV gamma, come valeriana e spinacino, con le quali riesce a coprire tutto il calendario di semina; colture da pieno campo come anguria, porro, cipolla e carota; colture da serra come lattuga, cetriolo e peperone e gli ibridi di carciofo che hanno rivoluzionato il mercato di questa coltura nel mondo. “Sul pomodoro abbiamo varietà riconosciute come prodotti premium di altissima gamma, come il pomodoro fresco Marinda F1, il costoluto che ha fatto la storia. Presente da più di trent’anni sul mercato, rappresenta un esempio di longevità varietale, da sola ha costruito un brand vincente, sinonimo di alta qualità ed esclusività. È diventato uno dei prodotti principali per identificare la primizia di Pachino, dove ha trovato il suo habitat naturale”. Si distingue per la forma appiattita, l’elevato numero di costolature (non meno di 10) e la pennellata (che circonda la parte apicale) di un colore verde molto scuro e brillante, che lo rende esteticamente attraente. “Abbiamo poi sviluppato varietà per la trasformazione industriale alimentare. Su tutti i nostri pomodori lunghi e tondi: Taylor F1, allungato estremamente produttivo, è il pomodoro da industria di riferimento per il Centro-Sud; poi N507 F1, quadrato, con ciclo di maturazione medio, dalla buona adattabilità alle diverse aree e ottimo grado brix”. In tema di ricerca l’azienda punta a rispondere alle diverse esigenze della filiera, senza focalizzarsi sul singolo aspetto. “Per noi è cruciale catturare e capire i bisogni di oggi e prevedere quelli di domani in un’ottica di ricerca che richiede fisiologicamente tempo e importanti investimenti. La sfida è la traduzione e la sintesi di questi bisogni nei tratti distintivi delle varietà che commercializzeremo. In un contesto ambientale, sociale ed economico come quello attuale, la ricerca non deve fare l’errore di focalizzarsi solo su un aspetto o caratteristica, ma darsi priorità per trovare il miglior equilibrio nel sviluppare prodotti che siano ‘convenienti’ per tutti gli attori della filiera e che combinino un alto valore agronomico per essere decisivi nei confronti delle sfide del settore agricolo. Per il prossimo futuro abbiamo diverse nuove varietà di grande prospettiva, che attualmente stiamo testando come precommerciali, e sulle quali dovremo prendere una decisione nei prossimi mesi. Ci troviamo in una fase cruciale, dove occorre capire il valore di queste novità e collezionare i pareri dei nostri clienti”.
Hm.Clause è specializzata nella selezione, produzione e vendita di sementi orticole di alta qualità. È una business unit di Limagrain, gruppo agricolo cooperativo internazionale (specializzato in sementi da campo, sementi orticole e prodotti cerealicoli), fondato da agricoltori per servire gli agricoltori: la più grande azienda sementiera non agro-chimica al mondo, nonché prima mondiale nel settore delle sementi orticoli. Il 18,6% del fatturato annuo di Hm.Clause viene investito in ricerca e sviluppo. Hm.Clause è presente sul territorio da più di 70 anni, con una forza vendita ripartita su tutte le regioni per rimanere sempre al fianco dei produttori. A oggi la gamma professionale di Hm.Clause Italia è composta da più di 200 varietà, divise in tantissime specie orticole diverse. Il pomodoro è tra le cinque specie principali, con il finocchio, melone, zucchino e cavolfiore. Tra le varietà chiavi spiccano Creativo F1, il ciliegino coltivato principalmente a Pachino, premiato dai consumatori, che contribuisce al successo del territorio e al suo riconoscimento in termine di qualità di prodotto da più di 18 anni; Dossimo F1-Il cuore italiano, novità dell’anno, ha forma a cuore appuntito e un colore rosso intenso per una maggiore attrattività sul punto di vendita, una polpa piena e saporita per una maggiore esperienza del consumatore, oltre a un maggiore pacchetto di resistenza; Enotrio F1, varietà leader nel segmento pomodoro da industria in tutte le zone di riferimento, combina l’alta produttività a un livello brix elevato. “La nostra gamma professionale di pomodoro viene ampliata con varietà che si prestano anche alle esigenze dell’industria e della grande distribuzione (lunga shelf-life, tolleranza alle spaccature, alto livello brix, originalità, sviluppo di nuove tipologie…) -spiega l’azienda-. Stiamo lavorando con forte impegno sullo sviluppo di varietà che abbiano una buona tolleranza al ToBRFV e che possano riportare delle ottime performance agronomiche (produttività, colore, gusto, sostenibilità…)”.
Il pomodoro è il core business di United Genetics. Fondata nel 1992 da Remo Ludergnani e Mario Martinelli, è diventata un player nel mercato nazionale e internazionale delle sementi ortive, in particolare del pomodoro per l’industria di trasformazione e per il mercato fresco. Nel 2013 il Gruppo, con sede in California e con filiali in pieno sviluppo in Italia, Spagna, Turchia, India, Filippine, Cile e Messico, è entrato a far parte pienamente del colosso giapponese Kagome, uno dei più grandi trasformatori industriali del settore, coinvolto anche nella produzione del fresco. “Siamo nel settore del pomodoro da più di 120 anni -spiega Martinelli-. Non solo abbiamo aperto la strada alla lavorazione del pomodoro in Giappone, ma oggi siamo l’indiscusso leader industriale del paese in questo settore. Fedele alla natura, il sapore di Kagome: è questa è la nostra promessa ai clienti”. Tra i prodotti più innovativi sviluppati ci sono Zannyno, il datterino dolce che non sgrappola mai, Kokoro, un grande cuore, e UGI 3329, un cuore dal gusto unico. “È necessario riconquistare il consumatore finale e pensare che il prodotto non debba essere solo esteticamente bello e ultra conservabile ma principalmente buono da mangiare. Queste e altre linee di miglioramento genetico potranno essere in grado di produrre un vero cambio di paradigma: le nuove proposte presentano rese, efficienza e resistenze del tutto paragonabili ai pomodori da consumo fresco più diffusi oggi, consentendo dunque effettivi benefici agli attori dell’intera filiera”.
Isi Sementi, un fatturato che si aggira sui 20 milioni di euro annui, ha una storia d’eccellenza da oltre 40 anni. È nata e cresciuta in provincia di Parma, nel cuore della Food Valley e vanta una lunga esperienza nel campo della ricerca, produzione e commercializzazione delle sementi orticole dedicate al mercato professionale. Frutto della propria ricerca, svolta mediante tecnologie innovative di biologia molecolare, offre una gamma varietale ampia e diversificata. Dalla sua fondazione, in particolare, si impegna nella salvaguardia e nella valorizzazione delle varietà locali. Commercializza oltre 300 varietà di sementi orticole tra cui spiccano il pomodoro sia da industria sia da mercato fresco, la cipolla e i prodotti di IV gamma. L’apertura della filiale Iberica e la certificazione Gspp sono solo gli ultimi degli importanti traguardi raggiunti. Il pomodoro rappresenta la prima crop.
“Tra le varietà a destinazione industriale -spiega Renzo Lazzarin, chief marketing officer di Isi Sementi- si possono citare Impact e Dobler, Pretender e Mariner. Per le tipologie Cherry e Miniplum, Minidor e Quorum rappresentano dei riferimenti per resa e qualità. Nel mercato fresco per il segmento dei Midi Plum, Pixel è ancora la varietà di riferimento non solo per i produttori ma anche per i consumatori. Tra le altre varietà sviluppate n questo segmento, Proxy e Dominus, quest’ultima resistente a entrambi i ceppi di TSWV 0 e 1”. E ancora: il ciliegino Elvys, il San Marzano Ascot e una ricca gamma di prodotti colorati dai sapori unici che vengono identificati dal brand Gocce di Sapore e di cui Blondy e Dolly rappresentano i prodotti di punta. “Rosamunda, Rosalinda e oggi ISI TN0077, contraddistinti dall’inconfondibile colore rosa e da un sapore dolce e aromatico, rappresentano un’altra gamma di prodotti, contraddistinta dal marchio Pomo Rosa, che sta ottenendo importanti successi nei mercati di tutto il mondo”. Per Isi la ricerca si sta focalizzando su alcuni aspetti. Tra i più importanti, l’attenzione allo sviluppo di piante dotate di sempre maggiori resistenze genetiche per evitare i danni di virus, funghi, batteri e insetti; piante in grado di resistere ai sempre maggiori stress abiotici, dal riscaldamento globale alla siccità. Non meno importante la ricerca orientata al sapore dei prodotti che sta diventando sempre più un elemento distintivo sui mercati e aspetti indispensabili agli attuali modelli distributivi e di consumo quali la shelf-life e le rese di trasformazione.