Veganuary: la promozione dei retailer e i risultati ottenuti

Nel corso della campagna Veganuary alcune insegne hanno registrato un importante incremento di vendita. Anche Deliveroo sottolinea l'aumento in piattaforma

Per tutto il mese di gennaio si è svolto anche in Italia la sfida nata nel Regno Unito per educare i consumatori a uno stile di vita vegano. Si chiama Veganuary e ha coinvolto alcuni retailer che operano sul territorio italiano e che, in un modo o nell’altro, hanno aderito all’iniziativa coinvolgendo i punti di vendita della loro rete. Anche nel nostro Paese, sempre più italiani scelgono di abbracciare uno stile di vita plant-based. Un trend in continua crescita, alimentato anche da eventi come questo, che nel corso dell’ultima edizione ha visto la partecipazione di 1.8 milioni di persone solo in Italia. Ma quali sono i risultati di questa attività?

Secondo i dati forniti da Essere Animali, la campagna globale ha visto la partecipazione del 2% della popolazione italiana, secondo il sondaggio realizzato da YouGov con un campione in Italia di 2.060 adulti con età pari o superiore ai 18 anni. Si calcola che oltre 1 milione di persone in Italia abbia scelto di provare a mangiare vegetale questo gennaio. Inoltre, dallo stesso sondaggio emerge anche che il 30% delle persone in Italia ha sentito parlare dell’iniziativa: circa 17 milioni di persone. Invece, secondo il sondaggio finale di Veganuary dello scorso anno, l’82% dei partecipanti ha dichiarato di voler apportare cambiamenti significativi alla propria alimentazione al termine dell’iniziativa. Questo dato comprende sia chi intende adottare una dieta completamente vegetale, sia chi si impegna a ridurre il consumo di prodotti animali almeno del 50%.

Per quanto riguarda i partner di quest’ultima edizione, solo in Italia sono 64 le aziende e 40 i ristoranti che hanno aderito. Tra questi ultimi, per la prima volta sette catene hanno lanciato nuovi piatti vegani nel menu (Berberè, Pizzium, Capatoast, La Piadineria, I Love Poke, Flower Burger, Daruma Sushi). Tra i creators che hanno realizzato dei contenuti durante il mese di Veganuary ci sono Honestlygab, Fluffy Revolution, Laltromenu, Laricettaveg e Annapanna.

È molto stimolante vedere la partecipazione e l’influenza di Veganuary consolidarsi e diventare per i cittadini italiani un momento importante per riflettere sulle proprie scelte alimentari -spiega Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali-. Le persone sono sempre più consapevoli dell’impatto del cibo sul nostro pianeta, sugli animali e sulla nostra salute: in parallelo scelgono di aumentare le proteine vegetali, così importanti per un futuro più giusto e sostenibile. Siamo sicuri che l’approccio amichevole, senza pregiudizi e propositivo di Veganuary sia la strada giusta per stimolare tantissime persone che sono curiose di provare a mangiare veg ma non sanno da dove iniziare“.

Carrefour

L’insegna ha aderito per la prima volta a Veganuary, promossa in Italia dall’associazione Essere Animali che incoraggia le persone a provare una dieta 100% vegetale per tutto il mese di gennaio, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle scelte alimentari vegane e promuovere uno stile di vita più sostenibile. “Nel mese di gennaio -spiega l’azienda-, abbiamo registrato un +9% di vendite (L4L) dei prodotti plant based (alternativi vegetali senza derivati animali) a marchio Carrefour rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“. L’insegna, che ha appena terminato l’attività, sta effettuando ulteriore analisi sui prodotti maggiormente performanti.

D’altra parte, questa iniziativa si inserisce perfettamente nei valori di Act for Food, il programma fulcro della strategia di Transizione Alimentare di Gruppo che ha l’obiettivo di favorire la transizione alimentare e la riduzione dell’impatto ambientale. Ambiziosi gli obiettivi di Carrefour: raggiungere 650 milioni di euro di fatturato da prodotti vegetali entro la fine del 2026, includendo sia sostituti animali che legumi. Per questo motivo, il retailer francese ha aderito al mese vegano promuovendo i vantaggi di un’alimentazione plant-based e sensibilizzando sui diversi benefici di una dieta 100% vegetale. I vantaggi sottolineati da Carrefour sono diversi: la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, il rispetto per il benessere degli animali e per l’ambiente, e, non ultimo, il risparmio. Negli store dell’insegna in Italia, per tutto il mese di gennaio, sono disponibili speciali offerte per una selezione di prodotti della linea Carrefour Bio e Terre d’Italia.

La strategia di Lidl

A conclusione della campagna, Lidl sottolinea i suoi obiettivi in questo ambito. In un post su Linkedin, Alessia Bonifazi, head of communication e Csr, sottolinea gli obiettivi che l’insegna si pone: “Per nutrire una popolazione mondiale in crescita, in modo sano e senza sovraccaricare le risorse del nostro Pianeta, è fondamentale una trasformazione del sistema alimentare globale. Lidl Italia, consapevole del suo impatto sulle abitudini di acquisto dei propri clienti, è impegnata su questo fronte da anni. Di recente ci siamo prefissati alcuni obiettivi basati sulla hashtag#PlanetaryHealthDiet che vogliamo raggiungere entro il 2030:

  • Porteremo la quota di fonti proteiche di origine vegetale al 20%
  • Aumenteremo la quota di cereali integrali al 10%
  • Continueremo a offrire ai nostri clienti un’ampia selezione di frutta e verdura fresca, che oggi conta già 15 referenze biologiche”.

Le scelte di Aldi

Anche Aldi ha aderito a Veganuary coinvolgendo gli oltre 190 punti di vendita in Italia che, fino al 4 febbraio, proporranno ai clienti tante alternative vegetali alla carne. Su tutti, il marchio MyVay è stato scelto come brand protagonista del mese grazie alla sua gamma completa di alternative vegetali che spaziano dai Falafel al Macinato Veg, dai Veggie Dinos alle Cotolette Vegane per coinvolgere anche i più piccoli. Inoltre, l’insegna valorizza i prodotti biologici con il marchio Bio e la linea di bevande: alla Mandorla e al Riso Bio, a cui si aggiungono i Legumi Bio, come ceci e fagioli rossi, la Base per Pizza e la Base Focaccia Salata. Completano l’offerta, i Burger Vegani con Melanzane e Pomodori, il Vegan Fish Burger, i Triangolini veggie ceci e lenticchie o le verdure già cotte. Per concludere ci sono i dolci: il Croissant vegano gran farro e melograno o, in alternativa, i Dessert di Soia.

I dati in crescita di Deliveroo

Interessanti i numeri del settore registrati da Deliveroo che nel 2024, rispetto all’anno precedente, ha riscontrato l’aumento di oltre il 500% in piattaforma dei ristoranti che offrono proposte vegane, mentre gli ordini vegan hanno segnato un incremento record del 152%. Questo significa che le abitudini dei clienti stanno cambiando e guardano con crescente interesse verso soluzioni sane e scelte plant-based.

L’offerta dei cibi veg, infatti, è in costante aumento nei 1.800 comuni in cui è presente Deliveroo e l’offerta varia dai burger ai nuggets, fino al sushi, mentre dai supermercati, tra le bevande, spiccano gli ordini delle alternative vegetali al latte, mentre tra i cibi più richiesti troviamo burger vegetali e hummus. ​Un successo confermato anche nei centri più piccoli. Il Centro Sud guida la classifica delle città con il maggior numero di ordini vegan: sul podio troviamo Ancona, seguita da Bari e L’Aquila, e a seguire Carbonia, Perugia, Ravenna, Macerata, Bologna, Cosenza e Sassari.

L’etica del cibo rappresenta ​ un’opportunità unica per i ristoranti di ampliare la propria offerta, rispondere a esigenze sempre più diversificate e soddisfare una clientela attenta e variegata” afferma Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italy.

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