L’agricoltura di precisione richiede nuove figure professionali. “Nei campi è in atto una nuova rivoluzione agricola, decisiva come lo fu quella del primo Novecento per la meccanizzazione del settore primario. La nuova rivoluzione è l’innovazione: con l’evoluzione tecnologica, l’automazione e la digitalizzazione delle attività produttive. Con vantaggi di ordine agronomico, economico, ambientale e sociale”.
Lo ha sottolineato oggi il componente della giunta di Confagricoltura Sandro Gambuzza, nell’audizione alla Commissione Lavoro del Senato, sull’impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale.
I vantaggi dell’agricoltura di precisione
Il rappresentante di Confagricoltura ha ricordato come l’agricoltura di precisione – in una stretta interconnessione tra mondo della ricerca scientifica e mondo produttivo – preveda pure sistemi di geolocalizzazione e di guida assistita ed automatica dei mezzi meccanici; metodi di mappatura digitale del campo, della distribuzione dei fattori produttivi e delle rese; sensoristica avanzata sulla coltura o sull’allevamento; modalità di elaborazione, catalogazione e gestione dei dati analitici tramite cloud computing e software digitali; robotica per le colture e per gli allevamenti.
“Questa rivoluzione agricola aprirà nuove prospettive occupazionali, con un benefico ‘effetto sostituzione’ delle attività tipicamente manuali e tradizionali – ha proseguito il rappresentante di Confagricoltura -. Saranno anche previste nuove funzioni aziendali ed extraziendali come, ad esempio, le attività di consulenza e fornitura di tecnologia”.
Utilizzato solo dall’1% delle aziende agricole italiane
“Il nuovo modello produttivo al momento – ha ricordato Gambuzza – è applicato dall’1% delle imprese agricole italiane, quelle tecnologicamente più avanzate, socialmente responsabili e vocate alla creazione di occupazione. Indubbiamente però è destinato a cambiare profondamente il volto dell’agricoltura e già lo sta facendo”.
Servono interventi economici per favorire i processi di rinnovamento
Al termine dell’intervento diretto a inquadrare lo scenario presente o che si prospetta Confagricoltura ha chiesto interventi per favorire i processi di rinnovamento “che avranno un impatto positivo sul lavoro, sul clima, sul paesaggio, sull’ecosistema, sulla sicurezza alimentare, sulla società e sul territorio. Andranno riconosciuti pure gli incentivi fiscali riconnessi all’adozione di tecnologia avanzata (previsti dalla legge di Stabilità 2017 in materia di iperammortamento, superammortamento e credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali ‘industry 4.0’)”.