Le aziende italiane di vertical farming diventano nuovi simboli del made in Italy. Zero, società hi-tech con sede a Pordenone, è stata tra le imprese eccellenti invitate dal Friuli- Venezia Giulia a partecipare al Regional Day che si è tenuto lo scorso 25 febbraio presso il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.
Da vertical a molecular farm: dalle piante i biocomposti per la farmaceutica
Il ceo Daniele Modesto ha presentato al pubblico il Future Farming District, uno dei più grandi siti di vertical farming al mondo, che nascerà dalla rigenerazione di un complesso di archeologia industriale situato a Capriolo, in provincia di Brescia. Zero è anzitutto una società R&D. Da qui l’ambizione di creare la prima Molecular Farm verticale che usi le piante come bioreattori per esprimere proteine di interesse farmaceutico.
“Viviamo un momento di forte accelerazione. Occorre che le aziende siano inserite all’interno di ecosistemi della tecnologia applicata all’agricoltura, ‘distretti interdisciplinari’ che facilitano l’incontro tra competenze d’eccellenza. È proprio nell’ottica della contaminazione tra saperi ed esperienze che le Pmi dell’agroalimentare possono tornare a essere competitive a livello internazionale”.