Nuovi traguardi in vista per il Distretto orticolo Sud-Est Sicilia (Doses): è sempre più vicino il riconoscimento ufficiale come distretto di filiera da parte della Regione, come prevede la legge di Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, segno che questa aggregazione di circa 100 aziende, tra produttori agricoli, di mezzi tecnici e servizi, è pronta a fare il salto di qualità.
Lo ha spiegato oggi a Macfrut 2018, la fiera professionale dell’ortofrutta, Gaetano Polizzi del Consorzio Promoter Group, uno degli associati di questa rete di aziende accomunate dall’obiettivo di migliorare la qualità e la competitività della filiera produttiva del Sud-Est della Sicilia. “La filiera comprende aziende sementiere, aziende agricole, il commercio all’ingrosso, la distribuzione, i fornitori di trasporto e logistica, imprese di comunicazione e servizi di consulenza, fornitori di packaging che assieme generano un fatturato di oltre 200 milioni di euro (2016). Facciamo squadra per incrementare i ricavi attraverso una gestione più efficiente del risorse, ridurre i costi, e promuovere i prodotti. Abbiamo un marchio Doses che li identifica e con il quale è possibile sviluppare azioni di marketing congiunte “.
Un distretto orticolo da oltre mille ettari
Il distretto di filiera comprende 4 province e 11 Comuni che vanno da Pachino ad Agrigento con più di mille ettari coltivati a orticole come pomodori, melanzane, zucchine, cetrioli e peperoni. “Cerchiamo di mantenere le nostre produzioni su livelli top quality con l’obiettivo di riuscire a offrire non soltanto una massa critica, ma anche capacità organizzative e massima flessibilità. Siamo in grado di programmare un calendario di produzione e assicurare continuità e omogeneità nel livello delle forniture dei nostri ortaggi. Stiamo oggi dialogando con la Gdo”.
I 5 obiettivi del Doses
Sono 5 gli obiettivi che il Doses si è posto di raggiungere in tre anni come distretto: il primo è quello di avviare e sostenere processi di integrazione tra gli operatori del settore delle produzioni orticole di qualità anche attraverso partnership tra pubblico e privato. Il secondo è creare progetti strategici in grado di contribuire a incentivare l’occupazione, la formazione e riqualificazione professionale, poi c’è l’obiettivo di spingere sull’internazionalizzazione, quello di favorire l’accesso alle risorse comunitarie e infine quello di rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse naturali con un occhio alla sostenibilità.